L’ex boss Giovanni Brusca è rietrato oggi nel carcere di Rebibbia dopo aver trascorso le festività natalizie a casa. Oggi è rientrato per partecipare, in videoconferenza, all’udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia, in cui e’ imputato, testimone e principale caposaldo d’accusa.
Brusca, reo confesso di centinaia di omicidi, sino al 2010 ha goduto tranquillamente dei permessi premio, ma un’ inchiesta della Procura di Palermo aveva sospeso da anni il “trattamento premiale” per la sua persona.
La motivazione era allarmante:
Brusca, quando tornava a casa, curava ancora i suoi affari personali e, nello specifico, la procura di Palermo, durante l’inchiesta aveva attenzionato come negli ultimi anni, il pentito, avesse provato a riappropriarsi di un appartamento, la cui titolarita’ formale era di terze persone.
Poi l’assoluzione inaspettata e la nuova concessione di permessi premio che gli consentono di uscire dal carcere in media cinque giorni al mese.
Caso diverso invece per le festività di fine anno, dove vige la regola del permesso in formale stato di liberta’ vissuto tuttavia sotto la scorta del Gom, il Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria.