Quando è andato a prenotare una risonanza magnetica, con l'impegnativa dei dottori che lo seguono, non riusciva a credere alla rispsta. Un paziente trentacinquenne di Jesi, malato di cancro, si è sentito dire "Ripassi a febbraio 2017". A pagamento, invece, il posto per la risonanza era libero dopo poche ore, con un costo di 252 euro.
Il servizio sanitario regionale sarebbe tenuto a fornire la prestazione entro 40 giorni, ma la realtà è ben diversa dalla teoria. Il posto a febbraio 2017, inoltre, sarebbe stato disponibile solo a San Benedetto, che si trova a oltre 100 chilometri di distanza.
La vicenda è stata riportata dal Messaggero:
A raccontare l'ennesimo flop dei piani di riduzione delle liste d'attesa, che continuano a rappresentare il problema più fastidioso e a quanto pare insanabile della sanità marchigiana, è proprio la mamma di colui che deve effettuare la risonanza.
Nonostante nell'articolo si parli di una vicenda avvenuta nelle Marche, il problema delle lunghe liste d'attesa accomuna molte regioni d'Italia.