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È morto l’archeologo americano Malcolm Bell: aiutò la Venere di Morgantina a tornare a casa

Lutto nel mondo dell’archeologia internazionale: è morto lo statunitense Malcolm Bell, a lungo direttore degli scavi di Morgantina, in Sicilia, e per molto tempo impegnato nella valorizzazione del sito della Magna Grecia in provincia di Enna. Aveva 82 anni.

Bell è stato un esperto di arte e architettura greca e romana antica e di storia della pianificazione urbana. Laureatosi all’Università di Princeton nel 1963, durante il dottorato aveva vinto una borsa di studio Fullbright per l’Italia e un Rome Prize dell’American Academy, dove ha lavorato alla sua tesi, “The Terracottas of Morgantina: 400-50 B.C.”, dedicata ai ritrovamenti dell’antico insediamento in Sicilia.

Morgan Bell

Proprio con la Sicilia ha allacciato uno stretto rapporto, guidando diversi scavi e recandosi a Morgantina per il lavoro sul campo. I suoi scritti sulla serie di studi di Morgantina, di cui è stato supervisore, comprendono “The Terracottas” (1982) e “The City Plan and Political Agora” (2022).

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La cittadina di Aidone ha onorato Malcolm Bell con la sua prima cittadinanza onoraria, nel 2008. L’archeologo è stato determinante per il rimpatrio nel 2011 al Museo archeologico di Aidone della colossale statua di una dea raffigurante Afrodite (comunemente conosciuta come la Venere di Morgantina) acquistata anni prima dal J.P. Getty Museum di Malibu, in California.

Foto: Archeological Institute of America.

Redazione