Balotelli torna in Italia, sull'aereo dei malumori che trasporta la nazionale italiana e le famiglie dei calciatori. L'arrivo della nazionale è attesa per le 12 (ora italiana) all'aeroporto di Milano e poi in quello di Roma. La situazione è molto imbarazzante, e gli animi sono a terra, quasi ai minimi storici.
Nel gruppo, non trapela nessun segnale di unione o di comprensione dell’accaduto. Si cerca solo e sempre il colpevole e si addita lui, Super Mario Balotelli, come causa principale della sconfitta degli azzurri. E il tutto, lo si percepisce nell’aria, come in Italia così in Brasile, dove la situazione su quell’aereo in volo vede Balotelli rifugiarsi nella musica delle sue grandi cuffie, senza provare a placare gli animi, con i suoi amici, con i suoi compagni di avventura.
E’ paradossale, ma mentre la Svizzera si aggiudica gli ottavi di finale, Balotelli, sempre più schivo con il gruppo, rinchiuso nel suo silenzio, ha potuto tingersi i capelli di un giallo, frizzate. Un crestino che, visti gli animi, viene nascosto da un cappellino, soprattutto nei pressi dell’aeroporto di Rio, quando escluso dal gruppo, è stato richiamato dalla sicurezza per omaggiare autografi e selfie ai fan del campione azzurro.
A mancare sull’aereo della sconfitta è Paletta, il difensore Italo – Argentino ha chiesto di poter prolungare la sua vacanza con la famiglia rimanendo in Brasile. Anche Balotelli e Thiago Motta, avrebbero chiesto preventivamente di restare, ma dopo la sconfitta, ci hanno ripensato.
I giocatori della nazionale hanno trascorso le ultime ore in Brasile in compagnia dei propri cari, neanche l’ultimo pranzo in Hotel, è stato consumato in gruppo. Sembra la fine dell’Italia in tutti i sensi? Adesso non resta che attendere l'arrivo e le prime dichiarazioni, per scoprire almeno il perché di tutto questo grande odio.