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Marcella Bella è una delle artiste che hanno fatto la storia della musica italiana. La cantante catanese è nata all’ombra del vulcano Etna e la musica le scorre nelle vene fin da quando era bambina.

Il papà cantava, infatti, nel coro del Teatro Massimo di Catania e i suoi stessi fratelli sono tutti musicisti. Sorella dell’amato compositore e cantautore Gianni Bella e proprio a lui, come ha raccontato in un’intervista a “La Sicilia” deve la sua carriera: “Lui è cinque anni più grande, e da bambina ammiravo questo ragazzo che iniziava a suonare la chitarra tutto da solo, poi la batteria, il pianoforte. Lo guardavo con gli occhi e la bocca spalancati, per me era un idolo. È stato lui a iscrivermi al concorso di Teddy Reno, prima aveva pensato di partecipare, ma non ne ha avuto il coraggio, perché è sempre stato timido, e ha iscritto me. Mi ha detto: “Marcella, domani vai a cantare in questo posto”. Io ero una ragazzina di 13 anni, sono arrivata prima ma ero troppo giovane”. Senza il suo sostegno l’artista non avrebbe mai cominciato a cantare.

Tacchi a spillo, capelli cotonati, abiti da sogno, Marcella Bella è una diva d’altri tempi, un talento che non passa di certo inosservato. La cantante catanese ha venduto milioni di dischi e tenuto concerti e spettacoli in tutto il mondo, partecipando ben 9 volte a Sanremo. Celebri le sue canzoni “Montagne verdi”, “Nell’Aria”, “Senza un briciolo di testa”.

Marcella Bella è sposata da oltre 40 anni, con lo stesso uomo, l’imprenditore Mario Merello da cui ha avuto tre figli, ma nella sua vita c’è anche un altro amore, la sua Sicilia, che non perde occasione di celebrare.

“Chi viene resta sorpreso, è una terra ancora da scoprire”

Come ha raccontato a “La Sicilia” la nuova canzone “L’Etna” è “un omaggio alla Sicilia e alla mia terra a cui pensavo da qualche anno. Sono sempre stata fissata con il vulcano, mi ha sempre dato emozione, anche da ragazzina lo ammiravo. Mi è sempre piaciuto pensare che forse sono così proprio per questa presenza: ho preso la grinta, la forza, l’energia dal vulcano. Quando mi arrabbio esplodo, proprio come fa l’Etna quando erutta la sua lava. L’Etna è femmina, noi catanesi la chiamiamo a’ Muntagna. È una madre”.

Nel nuovo singolo c’è tutta la sua forte personalità e il suo amore per la nostra bella Isola: “Sono come il vulcano, un tipo siciliano”, “tu non guardarmi strano quando mi arrabbio”, “Sono nata là, l’Isola che profuma, sai, di Zagara”.

Nel corso dell’intervista ha ricordato la bellezza e la magia di quest’isola ricca di contraddizioni: “È una terra piena di contrasti, di ombre e luci. Mi rappresenta non solo perché ci sono nata, ma anche per questi aspetti contrapposti. Sa essere bellissima, ha luoghi e monumenti stupendi, ma può anche essere amara, difficile da vivere, brutale certe volte. Noi siciliani sappiamo quali sono i pregi e i difetti della nostra terra. Mi sono sempre chiesta, ad esempio, perché con tutte le nostre meraviglie il turismo non sia esploso”.

Il motivo? L’assenza “infrastrutture, strade” che rende più complicato “attraversare l’Isola”. Servirebbe “più professionalità nel lavoro turistico per puntare ad alti livelli di accoglienza” – spiega l’artista. Ma le cose sono molto cambiate negli ultimi anni. Ho conosciuto meglio la zona di Noto e Marzamemi, dove sono stata invitata, e ho visto che è diventata veramente “in”, molto competitiva con i posti alla moda. Ho trovato masserie favolose. E questo mi ha reso felice, orgogliosa. Mi piacerebbe trovare questa bellezza in tutta l’Isola. Ci sono in Sicilia zone straordinarie che pochi conoscono e che meritano di diventare tappe anche di un turismo di lusso. Chi viene resta sorpreso, è una terra che non è stata ancora scoperta completamente”.

E poi aggiunge: “Vorrei vedere tutte le cose belle che abbiamo ancora più pulite e più curate di quanto siano adesso. Non amo la sciatteria, la noncuranza. Vorrei vedere tutto bello, tutto trattato con cura, con amore, con orgoglio”.

Marcella Bella ha poi parlato del suo amore per i siciliani: “Amo il calore della gente. Vivo a Milano dove tutti vanno di fretta e sono più distaccati. In Sicilia anche le persone che non conosco sono affettuose e ospitali. La diffidenza? A volte è servita a difendermi da situazioni difficili, non è per forza un difetto”.

Il 7 agosto l’artista tornerà nella sua amata Catania: “Vorrei che fosse una festa per tutti quelli che verranno, cercherò di dare il massimo a questa città che amo tanto e che ho sempre amato nonostante io viva a Milano da tanti anni. È impossibile dimenticare la nostra terra. Adesso ho una nuova casa a Catania sul mare e vengo molto più spesso anche perché ci vivono i miei fratelli, Antonio e Rosario. Vengo spessissimo anche per stare con loro. Apprezzo le mie radici, è giusto che ci siano e che io continui ad averle”.

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