Si intravede in lontananza l’inizio delle spruzzate biancastre d’increspature del mare, ancora basse, ma fitte, tipiche della spinta ventosa possente già lunghissima del vento carico, ancora cortissima della superficie marina in “partenza” dalla costa. La superficie marina si raffredda sensibilmente, l’acqua diviene vitrea, cristallina, limpida, trasparente, perché risale dal fondo marino. Compensa il moto superficiale verso il largo. Si rigenera l’aria, si rigenera la superficie marina. È lo scenario meteorologico rinnovatore. La linea dell’orizzonte marino diviene nitida, marcata, netta fra il blu profondo del mare e l’azzurro del cielo. Si apre una finestra nel passato, ci mostra il cielo senza accumulo di smog delle aree urbane.
Figura 1 – Cava Grande è bella anche a mare: la costa e il Mare Jonio sotto lo scenario meteorologico occidentale atlantico di ponente (Avola – Siracusa)
Figura 2 Il mare della Riserva di Cava Grande presso la foce del Fiume Cassibile, fra Avola e Siracusa
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Giuseppe Cugno – Dalla Geologia, specialista di Ambiente, Territorio, Clima e Meteorologia del Mediterraneo, docente universitario a contratto. Dal rilevamento geologico di base ha proseguito il naturale sviluppo della ricerca all’ambiente terrestre, atmosferico, marino, a cominciare dalla Sicilia sud orientale. Questi alcuni dei risultati più significativi: la ricerca sugli “Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei” con gli effetti sull’inquinamento atmosferico “quando, dove, perché”; la dedizione totale (una storia) per studi conoscitivi, pubblicazione, divulgazione e difesa della Riserva Naturale di Cava Grande del Fiume Cassibile; l’applicazione delle ricerche geologiche per la determinante salvaguardia di sorgenti d’acqua pura ad uso idropotabile nei Monti Iblei.