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Alla scoperta del mare segreto d’Italia.

Estate, tempo di classifiche e consigli per le vacanze. Quando arriva la bella stagione, sulla stampa nazionale e internazionale è un trionfo di spiagge e mete siciliane. L’isola rappresenta ormai un must per i viaggiatori di tutto il mondo, che trovano le risposte a ogni esigenza. Dalle città d’arte ai percorsi naturalistici, dalla montagna al mare, senza dimenticare laghi e aree archeologiche. A farla da padrone sono, naturalmente, le località sul mare con le loro spiagge. Proprio a queste ultime è dedicato un approfondimento del Telegraph, che è andato alla ricerca del “mare segreto” del nostro paese. A rappresentare la Sicilia c’è l’isoletta di Marettimo, la più selvaggia e incontaminata delle Egadi. Ma scopriamo qualcosa di più.

Le destinazioni balneari nascoste in Italia e in Sicilia

«Le vacanze di sole e sabbia nelle grandi località balneari italiane – spiega il Telegraph – non sono così popolari come una volta. Ma forse è perché non conosciamo la costa così bene come potremmo. L’Italia ha alcune meravigliose distese di sabbia e alcune deliziose città di mare». In particolare, si parla proprio di “forgotten beach destinations“, cioè “destinazioni balneari dimenticate”. L’ideale, insomma, per chi cerca qualcosa di più esclusivo. Vediamo adesso cosa si dice della Sicilia e di Marettimo.

Marettimo sul Telegraph

«Questo affioramento straordinariamente verde nel Mediterraneo – si legge sulla stampa britannica – è un luogo per turisti che lo conoscono e che fanno lunghi soggiorni, piuttosto che per escursionisti mordi e fuggi. Non ci sono auto, (quasi) non ci sono hotel ed è piacevolmente libero dallo snobismo di altri paradisi isolani italiani come Capri o Pantelleria. Marettimo rimane una destinazione molto speciale per escursionisti, subacquei e amanti del sole alla ricerca di un’isola relativamente incontaminata». E non finisce qui.

Il Telegraph parla di Marettimo così: «Non c’è quasi un albero da vedere nelle vicine Favignana e Levanzo, ma Marettimo offre freschi pini di Aleppo sul suo lato occidentale più selvaggio, e i suoi sentieri offrono fantastiche viste sul mare. La cittadina – l’unico insediamento dell’isola – è senza età e meravigliosamente semplice. Un disordine di case imbiancate che precipitano verso l’acqua, persiane dipinte nei toni dell’azzurro, che riflettono il mare incontaminato intorno a loro, e un’infarinatura di piccole barche da pesca ormeggiate a un porto sgangherato. C’è una spiaggia, con sabbia cosparsa di ciottoli, appena a sud del centro abitato, ma la maggior parte dei visitatori sceglie di accedere al mare trasparente da trespoli rocciosi che si raggiungono attraverso la rete ben curata di sentieri dell’isola». Foto di Giuseppe Manfrè.

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