Maria Falcone, chi è la sorella del giudice Giovanni Falcone. Biografia: dove è nata, quanti anni ha, cosa ha studiato. Quando ha creato la Fondazione Falcone, i progetti che ha promosso, cosa fa oggi.
Maria Falcone nasce a Palermo, il 30 aprile del 1936, quindi ha 86 anni. È la secondogenita di Arturo Falcone e Luisa Bentivegna (la sorella maggiore, Anna, è del 1934, mentre il fratello Giovanni Falcone del 1939). Si laurea in Giurisprudenza, quindi insegna Diritto negli istituti superiori, fino al pensionamento.
Dopo la morte del fratello Giovanni nella Strage di Capaci del 1992, si dedica totalmente alla Fondazione Giovanni Falcone: la presiede, curando le commemorazioni che si tengono ogni 23 maggio a Palermo, nell’anniversario della morte del giudice ucciso da Cosa Nostra. Prende parte alle manifestazioni che ricordano il fratello e, negli anni, incontra migliaia di ragazzi e ragazze.
Porta la sua testimonianza attiva sulla stagione della lotta a Cosa Nostra, educando le più giovani generazioni all’importanza del rispetto della legalità. Promuove anche il progetto dell’Università per la Legalità, che coinvolge decine di Atenei italiani.
Promuove il concorso che, ogni anno, assegna 15 borse di studio, finanziate dall’Assemblea Regionale Siciliana, a neolaureati in Giurisprudenza di tutta la Sicilia che vogliono sviluppare lavori sulla mafia e sulla legalità.
A partire dal 1992, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio e la morte del fratello Giovanni, di Paolo Borsellino e degli agenti delle scorte, Maria Falcone avvia un progetto volto a mantenerne viva la memoria. In quanto “testimone” dell’azione e del lavoro del magistrato, subito dopo l’attentato viene ascoltata dal Consiglio Superiore della Magistratura in seduta plenaria.
Nel 2017, in occasione delle desecretazione degli atti riguardanti i rapporti tra il fratello e il CSM, la invitano a partecipare alla seduta plenaria straordinaria, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come presidente della Fondazione Falcone, gira il mondo. Viaggia dal Brasile alla Spagna, dalla Russia alla Francia, fino a New York.
Si ricorda la partecipazione, nel 2013, al convegno e alla cerimonia presso la sede dell’FBI di Quantico, in Virginia, negli Stati Uniti, per il riconoscimento del valore dell’attività della Fondazione Falcone. Di rilievo, nel 2017, la presenza alla cerimonia di commemorazione del magistrato ucciso a Capaci, nella sede dell’Onu, a New York. Maria Falcone è all’apertura del dibattito internazionale sulla Criminalità organizzata transnazionale.
Intervistata da Mollie Halpern, responsabile delle relazioni esterne del Fbi, riporta le parole del fratello Giovanni ai giornalisti all’inizio del maxi processo. Ai cronisti che gli chiedevano un commento su quello che era un evento importante per tutta la nazione, disse: “Gli uomini passano e restano le idee che continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini“.
Nel 2017 prende parte, con la rappresentanza italiana presso l’Agenzia Europea per il contrasto al crimine organizzato di Eurojust a L’Aja, alla cerimonia di intitolazione di una targa alla memoria dei giudici Falcone e Borsellino. L’anno seguente interviene a Vienna, nella sede ONU, al dibattito che conduce all’approvazione della Risoluzione sul meccanismo di revisione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, più nota come “Convenzione di Palermo”.
“Oggi si realizza il sogno di Giovanni“, commenta dopo la votazione all’unanimità della revisione della Convenzione, un passo fondamentale per rendere più efficace la normativa.