Maria Grazia Cucinotta è stata ospite della trasmissione Verissimo, insieme al marito Giulio Violati. Insieme hanno raccontano la loro storia d’amore, che dura da quasi trent’anni. Violati ha dedicato splendide parole alla moglie: “Lei è un dono di Dio”, ha detto nel salotto televisivo di Silvia Toffanin.
Maria Grazia Cucinotta a Verissimo
Vera icona di bellezza e sicilianità, Maria Grazia Cucinotta è un’attrice molto amata e talentuosa. Insieme al marito, Giulio Violati, è stata protagonista di una lunga intervista a Verissimo, durante la quale hanno raccontato la loro storia d’amore. “Ho sempre voluto una storia lunga, il principe azzurro, una persona con cui condividere tutta la vita”, ha detto Cucinotta.
Con Violati non è stato un colpo di fulmine: “Ci siamo conosciuti la notte di Capodanno del 1994 a casa di Massimo Santoro. Io e Giulio abbiamo iniziato a parlare e non mi ha fatto una bella impressione, mi sembrava il classico ragazzino un po’ viziato. Ho pensato: ”Eccolo il solito figlio di papà che ci prova con tutte”. Sono andata via dalla festa, due giorni dopo mi ha chiamata e mi ha detto ”Sei pronta? Ti voglio sposare” e ho messo giù”.
Giulio Violati, però, non si è arreso: “Dopo 27 giorni di corteggiamento, è crollata”, rivela l’imprenditore. “Poi era anche bello come il sole e non ha resistito – ha ironizzato lei – Io cercavo di essere rigida, ma mi faceva ridere e ho ceduto”. Poi si sono sposati. Naturalmente, come in ogni storia d’amore, non sono mancati i momenti difficili: “Io sono stata in America per dieci anni, dove lui non mi ha voluta seguire perché è un romano radicato a casa” ha confessato Maria Grazia Cucinotta.
Giulio Violati: “Mia moglie è un dono di Dio”
“Con la distanza si perde la quotidianità di un rapporto. A un certo punto eravamo diventati quasi due estranei. Io ero troppo presa dal lavoro, avevamo perso la privacy, ho trascurato la cosa che più mi rendeva felice”. Il loro legame, però, è stato più forte di tutto e Giulio Violati ha detto: “Se stiamo insieme da trent’anni è tutto merito di Maria Grazia. Lei è un dono di Dio. È paziente, buona, più bella dentro che fuori. Poi l’altro dono è nostra figlia Giulia. Io ho un brutto carattere, sono fumantino, tignoso, molto geloso”.
Silvia Toffanin ha mandato in onda un video con un saluto della mamma dell’attrice, che si è commossa: “Non so come l’abbiate convinta a fare questo video, lei è una persona molto riservata”. Quindi Cucinotta ha ricordato il papà scomparso: “Mio papà è andato via otto anni fa ma c’è sempre. Fino a quando ricordi le persone, non andranno mai via. Lui mi ha insegnato il peso delle parole”.
Nel corso dell’intervista, Maria Grazia Cucinotta ha anche avuto tempo per parlare delle origini siciliane: “All’inizio sono stata un po’ discriminata per le mie origini. Mi hanno cambiato nome. Con la prima agenzia di moda avevo un nome straniero. Per loro ero molto più chic nell’essere straniera che siciliana. Quando sei ragazzina credi agli altri. Poi mi sentivo un po’ in difetto, mi vergognavo quando parlavo. È inutile fingere che non ci sia discriminazione tra Nord e Sud. C’è già da quartiere a quartiere. Io venivo dalla periferia. È come se esistesse serie A e serie B. Dove nasci è solo un punto di partenza. Poi sta alla vita dimostrare quello che vali. Nella vita vince chi prova e soprattutto chi osa”.