L’attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta è tornata al cinema con “Gli Anni Belli“, nuovo film di Lorenzo d’Amico De Carvalho. Nel ripercorrere le tappe della sua carriera, ha ricordato alcune discriminazioni vissute nei momenti dell’esordio.
La Cucinotta è diventata una vera icona di bellezza mediterranea. Il grande pubblico l’ha conosciuta e apprezzata con il film “Il Postino“, dove ha recitato accanto a Massimo Troisi. Un film girato in Sicilia, terra d’origine dell’attrice, cui è molto legata.
Dal mese di febbraio è nelle sale cinematografiche con una nuova pellicola, intitolata “Gli Anni Belli”. Con lei, nel cast, Ninni Bruschetta e Romana Maggiora Vergano. Un film che si propone come momento di spensieratezza e felicità, sensazioni che sono spesso mancate in questi ultimi anni.
Proprio in occasione dell’uscita di questo film, Maria Grazia Cucinotta ha rilasciato un’intervista a Repubblica, in cui parla della sua Sicilia, una terra che porta sempre nel cuore, a prescindere dal luogo in cui si trova o dai ruoli che interpreta.
Le sue origini siciliane, soprattutto nel momento degli esordi, sono state purtroppo al centro di discriminazioni e vessazioni, come ha spiegato le stessa.
Parlando della sua carriera, la Cucinotta ha detto: «La soddisfazione più grande? Recitare ne “Il postino” accanto a Massimo Troisi. Era un gigante e mi sentivo piccolissima davanti a lui, mi batteva il cuore fortissimo ad ogni scena. Massimo era esattamente come lo vedevate: delicato, idealista, sognatore, ed era così profondo da potersi permettere di essere leggero».
Quindi, la domanda sul passato: «Dopo trentacinque anni di carriera guardandosi indietro cosa direbbe alla ragazza che a 18 anni è partita da Messina per fare la modella?». La risposta: «Di non avere paura, di fregarsene di chi la chiamava terrona e la prendeva in giro per il solo fatto di essere siciliana. Il pregiudizio antimeridionale ha solo un nome: razzismo».
Un argomento delicato che, purtroppo, ancora oggi spesso ritorna alla ribalta. Quelle critiche, quelle prese in giro legate alle sue origini siciliane hanno fatto soffrire molto Maria Grazia Cucinotta.
Ma proprio da lì è partita la sua rivincita: «Molto, mi sono vergognata, mi sono sentita inadeguata, e per non soffrirne mi facevo chiamare con un nome da straniera. Ma per fortuna poi ho capito che non ero io l’errore, ma loro le menti mediocri. E, alla fine, ho avuto la mia rivincita: la mia sicilianità è stata la mia carta in più» ha concluso la splendida attrice siciliana.