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La sorella di Mario Biondo rompe il silenzio: “Ce l’hanno ammazzato”

«Mio fratello ce l’hanno ammazzato». Non ha dubbi Emanuela Biondo, sorella di Mario Biondo, il cameraman morto a Madrid nel 2013. Il caso fu originariamente archiviato come suicidio, ma la famiglia non ha mai creduto a questa ipotesi. Il cameraman aveva lasciato la Sicilia e viveva in Spagna, dove aveva sposato la conduttrice televisiva Raquel Sanchez Silva, conosciuta sul lavoro.

Il cadavere è stato trovato il 30 maggio del 2013 nell’appartamento di Calle de La Magdalena dove la coppia viveva. Il cadavere era adagiato di spalle a una libreria, con una pashmina al collo. Per le autorità spagnole fu un suicidio e il caso fu chiuso in due mesi. Era partita una seconda inchiesta in Italia, ma i pm di Palermo avevano chiesto l’archiviazione. Adesso il procuratore generale Domenico Gozzo ha avocato il fascicolo e disposto una nuova autopsia.

«È stato un passaggio dolorosissimo ma necessario e i primissimi riscontri smentirebbero l’ipotesi del suicidio», ha spiegato Emanuela Biondo al Corriere della Sera. Troppe le stranezze in questa vicenda.

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Troppe «stranezze» secondo la famiglia. Innanzitutto la postura del cadavere. «Ma come ci si può impiccare ad una libreria?», chiede Daniela. «Vi pare normale che gli spasmi di un uomo di 80 chili non provochino la caduta di nessun oggetto, neppure di due piume su una mensola?». I periti di parte ricostruiscono invece quella che sembra la scena di un delitto. «Sul collo ferite compatibili con un cavo e non una pashmina. Sulla tempia segni di un colpo compatibile con un posacenere, come quello ritrovato nell’appartamento». Secondo questa ipotesi Biondo sarebbe stato stordito e poi strangolato. E su questo la nuova autopsia potrebbe fare chiarezza. Sul cadavere è stata infatti effettuata una Tac per rilevare eventuali microlesioni.

Per quanto riguarda il movente, si è parlato di depressione, ma la famiglia ha sempre spiegato che non è molto plausibile. Anche il ruolo della vedova è poco chiaro:

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«Lei è stata l’unica ad opporsi per due volte alla riapertura del caso. Perché non vuole che si continui a indagare?» attacca la mamma di Mario, Santina D’Alessandro. Secondo i parenti è un «atteggiamento strano», dopo la morte dell’uomo che aveva sposato un anno prima. Li ricordano ancora nel giorno del matrimonio a Taormina. Bellissimi e felici. «Ma una settimana dopo la morte», dice Emanuela, «lei se ne va in vacanza a Formentera. E sei mesi dopo stringe una nuova relazione con un produttore televisivo». «Lei è ancora la vedova», aggiunge la mamma. «Ma in questi anni mai neanche una telefonata».

Sospetti

La sorella avanza pesanti sospetti. «Dopo la morte dal computer di mio fratello sono stati cancellati centinaia di file. Chi è stato a farli sparire e perché?». Secondo la famiglia, giorni prima di morire, Mario Biondo avrebbe fatto delle ricerche in Rete che potrebbero «aver svelato verità imbarazzanti». Raquel non è stata mai indagata, ma solo interrogata. Ha anche querelato suoceri e cognata e non ha mai voluto parlare di questa storia.

Foto: Corriere della Sera

Redazione