Musica siciliana

I palermitani Mårlène contro i romani Moonskin: «Siamo noi la prima tribute band dei Måneskin»

Qual è la prima band tributo dei Måneskin? La domanda è al centro di un acceso dibattito in queste ore, con uno “scontro” tra i palermitani Mårlène e i romani Moonskin. Entrambe le formazioni, infatti, reclamano di essere state prime e uniche. Cosa sta accadendo.

Mårlène contro Moonskin

Viaggia veloce la polemica tra la tribute band nata a Palermo nell’aprile dell’anno scorso, dopo la vittoria sanremese dei Måneskin, e i Moonskin di Roma. Questi ultimi, in questi giorni stanno spopolando sul web, ricevendo anche dei riconoscimenti

«Siamo nati prima noi come tribute band», spiega Gaetano Cottone, 31 anni, bassista e fondatore dei Mårlène insieme al fratello Giuseppe di 28 anni, chitarrista, a Vincenzo Bonito, 29enne alla voce, e al batterista 15enne Lorenzo Rasa, studente del liceo musicale.

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«Ora – aggiunge Cottone all’Ansa – si stanno diffondendo notizie tramite i canali di varie testate giornalistiche e anche sui social in cui questo gruppo si dichiara e si autoproclama primo ed unico tributo ai Måneskin in Italia». «Il nostro obiettivo è quello di riprodurre fedelmente la musicalità dei Måneskin – aggiunge – nei concerti in parte richiamiamo l’outfit della band originale».

I Mårlène sono nati per caso, dopo aver seguito la scalata al successo della band: prima “X Factor”, poi a Sanremo, la vittoria con “Zitti e Buoni”. Dopo aver casualmente conosciuto Vincenzo Bonito, si sono convinti. «Quando abbiamo ascoltato Vincenzo – dice Cottone – ci siamo resi conto che aveva la stessa timbrica di Damiano e allora siamo partiti subito. L’anno scorso abbiamo fatto una serie di concerti in Sicilia, nonostante le limitazioni legate al Covid».

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I Mårlène saranno presto a Reggio Calabria e tra luglio ed agosto al “Beer Fest” di Ferrara. Nel frattempo, domenica prossima si esibiranno a Palermo, in piazza Vittorio Veneto, nell’ambito di un’iniziativa contro la guerra in Ucraina.

«Cerchiamo di fare in Italia – sottolinea Cottone – quello che loro non riescono più a fare, perché impegnati ormai spesso all’estero. Siamo riusciti a farci notare dai fan club ricevendo numerosi apprezzamenti anche come unica e vera ‘tribute band’ riconosciuta dai fan».

«La storia di questi “Moonskin” è sconosciuta – conclude Cottone -, di loro si sa ben poco, sono sbucati nel web la settimana scorsa, praticamente dal nulla e non sono nemmeno sui canali social più conosciuti. Fanno pessima pubblicità sia a loro stessi che a noi oltre anche agli stessi “Måneskin».

Redazione