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MARSALA (TRAPANI) – Una condanna a 13 anni di carcere. È quanto a chiesto il pm per il 53enne Giuseppe Maurizio Spanò, l'infermiere marsalese accusato di violenze sessuali su pazienti sedati per esami diagnostici effettuati nello studio medico privato di via Sanità, a Marsala, del gastroenterologo Giuseppe Milazzo. Il processo a Spanò si svolge davanti al giudice delle udienze preliminari Riccardo Alcamo in abbreviato.

In una precedente udienza, due periti super partes nominati dal giudice – il medico-psichiatra Gaetano Gurgone e la psicoterapeuta Francesca Lombardi – hanno spiegato che quando agiva l'infermiere "era assolutamente in grado di intendere e di volere". La difesa, infatti, puntava sulla "parziale" incapacità dell'imputato.

Il processo a Spanò nasce dalla riunione di due procedimenti, quello relativo alla prima denuncia sporta da una donna che si risvegliò dall'anestesia prima del previsto e quello avviato per i sei casi di abusi filmati dalle telecamere successivamente installate dai carabinieri, che il 15 marzo 2016 hanno posto l'infermiere agli arresti domiciliari.