Quella delle maschere di Carnevale siciliane ritornano di anno in anno durante i festeggiamenti, rinnovando le tradizioni del territorio. In tutta la regione si celebrano tanti eventi e ognuno si caratterizza per i suoi personaggi e per le sue peculiarità.
Ciò che accomuna tutti gli appuntamenti è il clima di gioiosa festa, che coinvolge tutti i partecipanti durante le parate con i tipici carri.
Quali sono le maschere del Carnevale siciliano più famose?
Il primato spetta indubbiamente a Peppe Nappa, che proviene dalla commedia dell’arte. È beffardo, pigro e mangione ma, allo stesso tempo capace di grandi salti e danze acrobatiche, per procurarsi quel cibo di cui è ghiotto. Questa maschera è particolarmente legata al Carnevale di Sciacca (Agrigento).
A Termini Imerese (Palermo) sono invece di casa U Nannu cà Nanna. Leggenda vuole che siano stati portati da alcune famiglie napoletane, all’inizio dell’Ottocento. Sono due personaggi provenienti dalla piccola borghesia locale: lui è un vecchietto robusto, vestito con abiti damascati, lei è alta e snella. Tra le mani stringe un mazzetto di ravanelli, donati dal marito.
Le maschere tipiche del Carnevale di Acireale sono l’Abbatuzzu, i Baruni, la Cola Taddazza, la Quadaredda, i Manti e i Domino.
Spostandoci a Mezzojuso (Palermo) troviamo invece il particolare Mastro di Campo, risalente sempre all’inizio dell’Ottocente. Il personaggio, stando a quanto riportato da Giuseppe Pitrè, appariva a fine febbraio in alcuni quartieri popolari di Palermo. A Mezzojuso va in scena ogni anno una classica rappresentazione. Il Mastro prova a sconfiggere il re e conquistare la regina.
A Corleone (Palermo) la scena è tutta per i Riavulicchi. Si tratta di particolarissime figure demoniache, ricoperte di campanelli e campanacci, che si fanno spazio tra la folla e le altre maschere. Ballano, saltano e agitano le code. Pare che siano stati portati da Oddone di camerana, capo della colonia di Lombardi che ripolò Corleone nel XIII secolo.
All’elenco delle maschere di Carnevale siciliane dobbiamo aggiungere anche Zuppiddu e Dominò, tipici di Bisacquino (Palermo). Il primo è un contadino con coppola e bastone, che tiene in mano un uovo e un grillo; il secondo, invece, indossa una tunica scusa e un cappuccio in testa.
Protagonista del Carnevale di Saponara (Messina) è l’Orso. La sfilata dell’Orso e della Corte Principesca si svolge nel pomeriggio del martedì grasso ed è una tradizione di antica origine, che rievoca la cattura di un grande orso che terrorizzava il paese.
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