Dopo la sentenza che ha confermato la condanna all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti ha scritto una lettera dal carcere, riportata dal Corriere di Bergamo:
«Sono profondamente deluso, sconfortato, distrutto dal dolore, stanco nel farmi capire e non essere per niente capito, né ascoltato per come realmente sono». «Soffro, vedere attraverso gli occhi di mia moglie, i miei figli, mia mamma, mia sorella, troppa sofferenza ingiusta». E aggiunge: «Sono ormai un peso per tutti quanti. Mi chiedo ora che valori abbia ancora la mia vita, se non mi viene concessa nessuna possibilità nel difendermi. […] Vorrei ripoter credere ancora nella “giustizia", ma dopo tutto quello che sto vivendo, nella maniera più disumana possibile, ho seri dubbi nel ripensarlo…».
«Non demordo e per niente desisto — si legge ancora —, primo perché ormai la mia innocenza è diventata una ragione di vita e secondo, vivo per l’amore della mia famiglia». Al momento, l'ex muratore di Mapello è sorvegliato a vista, ma chi l'ha visto nelle ultime ore dice che non ha intenzione di mollare, continuando a professarsi innocente.