La storia di Maya Malinverno è un racconto di passione, determinazione e amore per il selvaggio West. La giovane palermitana, con padre originario di Varese e mamma siciliana, ha sempre avuto un legame speciale con l’America e oggi è pronta, finalmente, a coronare il suo sogno di lavorare in un ranch in Texas.
“Arriverò lì prima di Natale – ha rivelato entusiasta al giornale “La Repubblica” – Ho scritto e mi hanno accettato. Mi daranno vitto e alloggio. Saremo in cinque tutti ragazzi pronti a cominciare l’avventura”.
Con il suo stile unico e inconfondibile, fatto di stivaletti decorati, cinture con borchie e cappelli da cowboy, Maya è da sempre innamorata degli spazi sconfinati e della cultura western.
A soli undici anni, mentre i suoi coetanei guardavano cartoni animati, Maya preferiva immergersi nei film di Bud Spencer e Terence Hill o “C’era una volta in America” di Sergio Leone, che, insieme alla musica di Bruce Springsteen e ai documentari di Piero Angela, hanno acceso in lei una passione profonda per questo mondo.
Maya sembra, dunque, destinata a un futuro da moderna “cowboy” americana. L’esperienza texana sarà intensa e impegnativa. Due settimane in cui dovrà imparare a gestire i cavalli, seguire rodei nel fine settimana, e magari un giorno chissà potrà avere il suo allevamento di bovini in Montana o Wyoming.
Nonostante la giovane età, Maya mostra una grande determinazione. L’aspirante cowboy si è sempre data da fare per raggiungere il suo sogno, lavorando in diversi ambiti, dal Teatro dell’Opera di Roma ai pub di Palermo e ora è pronta a vivere uno dei suoi sogni più grandi.
“Il Texas è uno Stato conservatore, razzista”, ha affermato con schiettezza, ma ciò che la attrae è lo spirito libero che si respira in quelle terre, “una porta spalancata verso gli spazi illimitati”.
Nel bagaglio, insieme a jeans e ricordi cari della sua Palermo, porterà con sé il desiderio di esplorare l’America che ha sempre sognato, pur con un velo di tristezza negli occhi.
A Palermo lascerà la sua famiglia, i suoi amici e il suo “Eagle”, il cavallo bianco da lei adottato e suo inseparabile compagno. Ora avrà l’opportunità di fare amicizia con “Inferno Sixty Six”, uno dei puledri che troverà a Pilot Point, a 50 km da Dallas.
Un viaggio lungo, senza biglietto di ritorno. Un salto verso l’ignoto, ma con un unico obiettivo: vivere intensamente, circondata dai cavalli, dagli spazi aperti e da una nuova famiglia, ma con la Sicilia sempre nel cuore.
Foto Facebook (Mike Palazzotto)