Fiori d’arancio al duomo di Mazara del Vallo, in provincia di trapani, per il matrimonio di Caterina Alagna, una delle due bambine (l’altra è Melissa Foderà) che furono scambiate alla nascita nella notte di Capodanno del 1998 all’ospedale Abele Ajello della cittadina trapanese. I due padri, entrambi di nome Francesco, hanno accompagnato la sposa all’altare, seguiti dalle madri, Marinella e Gisella, tutti visibilmente commossi e felici. Prima dell’ingresso della sposa, le sorelle hanno sfilato come damigelle: Sofia, sorella di Melissa, Perla e Lea, sorelle di Caterina.
La storia di Melissa Foderà e Caterina Alagna, e delle loro famiglie, divenne notizia di rilievo nazionale quando si scoprì lo scambio avvenuto anni prima. Il sospetto emerse casualmente all’asilo; fu l’insegnante delle due bambine a sollevare dubbi osservando le sorprendenti somiglianze di ciascuna delle due con la madre dell’altra. Esami del sangue e test del DNA confermarono poi il sospetto della maestra. Le famiglie, dopo un periodo di avvicinamento, decisero di vivere in simbiosi. La loro storia è stata raccontata in una popolare fiction Rai e in un libro intitolato “Sorelle per sempre”.
Le due famiglie decisero dunque di stare vicine anche dopo aver scoperto quell’incredibile verità. Un fatto confermato dal fatto che Caterina è stata accompagnata all’altare dai due padri, Francesco e Francesco, seguiti dalle madri, Marinella e Gisella. Un gesto che ha voluto dimostrare affetto e vicinanza nel suo giorno speciale.
La vicenda di Melissa e Caterina ha inizio nella notte del 31 dicembre 1998, quando furono scambiate nella culla poco dopo la nascita presso l’ospedale di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. L’errore fu scoperto soltanto anni dopo, grazie a un’insegnante del loro asilo. “A una nuova maestra, all’uscita, vedendo quanto Caterina somigliasse alla signora Marinella Alagna, sembrò naturale affidargliela”, “Non è mia figlia…”, disse la donna cercando quella che credeva essere la “sua” Melissa. I dubbi sollevati da quell’episodio furono poi confermati dal test del DNA. In seguito a un periodo di avvicinamento, le due famiglie di Mazara del Vallo decisero di crescere le bambine come sorelle.