Cultura&Spettacoli

Fortino o masseria? Una campagna di scavi scoprirà la verità su Mazzallakkar

Il fortino emerso dalle acque.

  • Cosa è davvero Mazzallakkar?
  • Il baglio fortificato di Sambuca di Sicilia è riemerso dalle acque del Lago Arancio.
  • Una campagna di scavi archeologici andrà alla ricerca della verità.

Da quando è riemerso dalle acque del Lago Arancio ha suscitato l’interesse di esperti e curiosi. È un edificio antico di cui non si sa molto: tante le ipotesi che, tuttavia, non possono ancora definirsi certezze. Per questo motivo il Governo Regionale ha deciso di finanziare una campagna di scavi archeologici nel sito di Mazzallakkar, curata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e ambientali di Agrigento, guidata da Michele Benfari. Gli approfondimenti serviranno a fornire una ricostruzione storica del sito, supportata da indagini scientifiche. L’annuncio è stato dato da Alberto Samonà, assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, proprio durante una visita presso questo sito. Ma cerchiamo di scoprire qualcosa di più.

Mazzallakkar, l’edificio che riemerge dalle acque

Sono diverse le ipotesi in merito all’origine di questo “fortino” di Sambuca di Sicilia, uno dei borghi più belli e suggestivi della Sicilia. Potrebbe essere stato un fortino arabo, ma anche un insediamento sorto dopo l’anno mille. Secondo le più recenti tesi scientifiche, si sarebbe trattato di una masseria fortificata, costruita in epoca cinquecentesca. Sarebbe appartenuta ai nobili Perollo, i signori della zona. Sarebbero stati loro a costruire, seguendo lo stile dei castelli maltesi. Quel nome, Mazzallakkar, fa subito venire in mente paesi esotici e lontani. Mercanti, magari, profumi, sete e incensi. Tutto questo, unito all’innegabile fascino del contesto, contribuisce a rendere questo sito un vero e proprio gioiellino, da custodire con cura. Un esempio di come la Sicilia sappia riservare sorprese continue, fornire nuovi spunti di riflessione e luoghi da conoscere. Foto: Ennio Gurrera –  Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported.

Redazione