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Metamorphosis, lo Scordabolario di Salvo Piparo apre il festival all’Orto Botanico di Palermo

Un luogo che fa della diversità, la sua ricchezza: ritorna per il secondo anno consecutivo, da giovedì 24 agosto al 10 settembre all’Orto Botanico di Palermo, Metamorphosis, festival multidisciplinare che abbatte ogni steccato tra i generi.

Al via Metamorphosis, il festival delle arti miste

Il ritorno di Emma Dante con “La scortecata” e di Davide Enia con “L’abisso”; una nuova videoscultura dei Masbedo, le ricerche sonore di TLON con La Rappresentante di Lista, di Serena Ganci, del violoncellista Enrico Sorbello e del violinista Alessandro Librio; le coreografie di Scenario Pubblico e lo Spellbound Ballet, e gli scatti di Giuseppe Distefano su Pina Bausch.

Lo Scordabolario di Salvo Piparo

Sarà Salvo Piparo con il suo Scordabolario, ad aprire giovedì prossimo (24 agosto) alle 21.30 all’Orto Botanico di Palermo la nuova edizione di Metamorphosis, festival in cui musica, videoart, teatro, danza, fotografia, circo coabitano su un unico palcoscenico. Un programma composito, costruito da Sabino Civilleri, che accoglierà diversi artisti molto amati dal pubblico, con progetti in gran parte inediti per la città. Primo tra tutti, Salvo Piparo, gran cantore della “palermitanità” vera o acquisita, sulle musiche del polistrumentista Michele Piccione (voce, tamburi a cornice, darbouka, cajon, bouzouki, chitarra battente, gaita gallega). Nato per gioco, tra uno spettacolo e un altro, Lo Scordabolario ha origine da una rubrica virtuale, “pubblicata” sui social, per raccontare parole dimenticate, i linguaggi in continua metamorfosi antropologica. Un dizionario delle parole perdute che rivoluziona il significato antico per proiettarlo in un linguaggio moderno e per niente dimenticato. Al contrario le sfilze di parole prese in esame dentro i capitoli del Lo Scordabolario sono re-impastate con ingredienti moderni, presi proprio dal linguaggio corrente, dalle storpiature e dalle cattive abitudini. Ottanta gli argomenti trattati, primo fra tutti il capitolo 11 “Le 100 sfumature del cornuto”, che sui social ha già superato 200mila visualizzazioni, arrivando a fare così il giro del mondo in soli tre giorni. Lo Scordabolario è anche un volume, edito da Dario Flaccovio. Biglietti: 15/10 euro.

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Salvo Piparo

Venerdì (25 agosto) doppio appuntamento: alle 19.30 si inaugura Trittico Pina Bausch, mostra fotografica del critico di danza e fotogiornalista Giuseppe Distefano che racchiude gli scatti sulla messinscena di Bamboo blues, coreografia del Tanztheater Wuppertal: poco prima della replica a Spoleto, giunse la notizia della morte improvvisa di Pina Bausch. Era  il 30 giugno 2009, lo spettacolo andò regolarmente in scena, forte della grande disciplina e forza d’animo dei danz-attori del Tanztheater. La stessa dolorosa e palpabile emozione che traspare da questi scatti. In mostra alcune foto di scena dei due capolavori assoluti della Bausch, “Café Muller” e “Le Sacre du Printemps”.

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Sempre venerdì ma alle 21.30, ecco “Double trouble”, concerto di Serena Ganci (voce e synth) con Carmelo Graceffa (batteria e percussioni), Gaetano Presti (batteria), Gabrio Bevilacqua (contrabbasso ed elettronica) e Alessandro Presti (tromba e pianoforte). Un pretesto performativo, a tratti ludico, per svincolare la musica da un atteggiamento accademico e indirizzarlo nella sua forma primordiale. Un gioco fatto di gesti in cui ogni musicista mette in scena un’idea, sviluppata poi dal resto dell’ensemble creando una struttura musicale compiuta. “Double trouble” sarà presentato poi il 3 settembre al Talkinjazz de L’arabafenice al baglio di Scopello (TP). Biglietti: 10/7 euro

Domenica (27 agosto), recital virtuosistico del grande violoncellista Enrico Sorbello che ha voluto musiche accomunate dal Basso Ostinato, figura melodica che le sostiene e conduce. L’operazione di “Ostinato! Ciaccone, passacaglie ed altri Ostinato trascritti per violoncello solo” condotta da Enrico Sorbello potrebbe ricondursi all’antica pratica del “suonare alla bastarda”, ovvero saltare da una voce all’altra e ridurre a un’unica voce, composizioni a più voci. In alcuni casi, la musica è trascritta da due voci e basso, in altri da una voce e basso, in altri ancora da strumento solo. Sorbello ha inserito nella raccolta la “Tarantella del Gargano”, anch’essa su Basso Ostinato, per sottolineare la vicinanza tra repertorio rinascimentale e barocco, e musica di tradizione popolare. Biglietti: 10/7 euro.

La rassegna è giunta alla sua seconda edizione; nata dalla collaborazione tra il SiMuA (il Sistema museale di Ateneo) e CoopCulture che cura i servizi aggiuntivi dell’Orto, è organizzata da Genìa e realizzata con il supporto del laboratorio del DAMS universitario che sta definendo talk tematici con docenti di UNIPA. Il festival è inserito nelle attività finanziate dal PNRR per la rigenerazione e valorizzazione di parchi e giardini storici.

Metamorphosis nei prossimi weekend vedrà il ritorno a Palermo di Emma Dante con la fiaba barocca “La scortecata”; dei Masbedo; di Davide Enia che si calerà nel suo disperato “L’abisso”; di Claudio Collovà con un nuovo capitolo del suo progetto su La Terra desolata di Eliot; TLON e La Rappresentante di Lista con le loro “lezioni di meraviglia”, Dario Muratore riscrive “Lo straniero” di Camus sui suoni di Angelo Sicurella. Due lavori di danza internazionali: “Vestire la diplomazia”, concept di Roberto Zappalà  e “If you were a man” di Mauro Astolfi per lo Spellbound Contemporary Ballet; i dialoghi sonori di Alessandro Librio e Ornella Cerniglia con la natura prorompente dell’Orto, fino a Metamorfosi, opera immersiva di Pietro Martini che esplora il profondo, inseparabile rapporto tra l’essere umano e il verde. Anche due spettacoli di giocoleria e teatro circo: il mondo in Valigia di Monsieur Barnaba e le acrobazie aeree di Circ’Opificio.

Come partecipare alla rassegna

Ticket: tra 20 e 7 euro, a seconda degli appuntamenti. Prenotazioni aperte sul sito  di Coopculture  o  direttamente alla biglietteria dell’Orto Botanico. Per consultare il programma visitare il sito ufficiale della manifestazione.

 

Manuela Zanni