Michele Placido annuncia che il suo prossimo film sarà dedicato alla famiglia Pirandello. Dopo il regista siciliano Roberto Andò e “La Stranezza”, dunque, vedremo sul grande schermo un altro progetto dedicato alla figura dello scrittore Luigi Pirandello.
«Il mio prossimo film sarà sulla famiglia Pirandello. È un vecchio progetto di 10 anni fa» che racconta anche come «l’umorismo nasca con Pirandello, almeno quell’umorismo che guarda alla tragedia della vita». Queste le parole di Placido, che ha parlato del suo nuovo progetto in occasione della presentazione della nuova stagione del Teatro Ambra Jovinelli di Roma.
Michele Placido sarà in scena dal 14 al 19 marzo con “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni: uno spettacolo di cui filma anche la regia. Nella stessa occasione, l’attore italiano ha ricordato che il suo ultimo progetto cinematografico, “L’ombra di Caravaggio“, incentrato sugli ultimi anni di Caravaggio, uscirà a novembre. «Avremmo sperato prima, ma non è stato possibile».
Dopo “La Stranezza“, il nuovo film di Roberto Andò con Ficarra e Picone, la figura di Luigi Pirandello tornerà protagonista sul grande schermo con il progetto di Placido. Il film di Andò è ambientato nel 1920 in Sicilia. In Sicilia per un breve soggiorno, Pirandello s’imbatte in un imprevisto che lo porterà a incontrare due singolari figure di teatranti, Onofrio Principato e Sebastiano Vella.
Principato e Vella sono due dilettanti che stanno provando con gli attori della loro filodrammatica un nuovo spettacolo. L’incontro tra il geniale autore dei Sei personaggi in cerca d’autore e questa scalcinata compagnia amatoriale sarà foriero di molte sorprese.
Parlando de “La Stranezza“, il regista ha detto: «Questo film nasce dall’intesa elettiva con Ficarra e Picone, due straordinari interpreti della comicità e dell’anima siciliana. Da molto tempo vagheggiavamo di fare un film insieme. Due anni fa, in pieno lockdown, ho ricevuto una loro telefonata in cui mi segnalavano che era arrivato il tempo di realizzare questo nostro sogno».
«Ed eccoci qui con questa fantasia intorno a Pirandello in cui la Sicilia diviene il grembo fecondo dell’immaginazione e del sogno, un luogo in cui il teatro e la vita confluiscono in un unico flusso che scorre indistinto. Insieme a loro ho coinvolto un amico prezioso, e straordinario attore, Toni Servillo, e altri grandi interpreti del nostro cinema».