Mike, la serie-evento Rai in due puntate, è uno degli appuntamenti televisivi più attesi. Dopo essere stata presentata al Festival del Cinema di Roma, è pronta per sbarcare sul piccolo schermo. Coprodotta da Rai Fiction con Viola Film e diretta da Giuseppe Bonito, adatta l’autobiografia “La versione di Mike di Mike Bongiorno“, con la sceneggiatura di Salvatore De Mola.
A interpretare il leggendario presentatore è l’attore palermitano Claudio Gioè. La miniserie andrà in onda in prima serata su Rai1 il 21 e 22 ottobre. Valentina Romani veste i panni della moglie Daniela Zuccoli ed Elia Nuzzolo lo interpreta da giovane. A raccontare la storia di Mike Bongiorno ci saranno anche Paolo Pierobon, Massimo De Lorenzo, Tomas Arana e Clotilde Sabatino.
“Come raccontare al grande pubblico una figura così familiare e presente nelle vite di tanti italiani? L’ambizione è stata quella di esplorare e di raccontare l’uomo Mike, al di là della figura iconica e leggendaria che tutti conosciamo. In quest’ottica, tutto si basa proprio su questo dualismo: nella nostra serie, Mike passa in continuazione dalla dimensione pubblica a quella privata e viceversa”, ha detto Giuseppe Bonito.
La trama di “Mike”
Quando in Italia si sente dire “Allegria!” si pensa subito a Mike Bongiorno, il padre della televisione italiana e il re dei quiz. Nato a New York nel 1924 da una famiglia italo-americana, Mike è stato uno dei principali protagonisti del piccolo schermo sin dal primo programma trasmesso dalla Rai nel 1954. Ha iniziato a fare il presentatore in giovanissima età e della sua lunga carriera si conoscono le tappe, le sfide, i successi. Meno i presupposti, i sacrifici, la solitudine.
Diviso fra Stati Uniti e Italia, fra padre e madre, fra guerra e ricostruzione, ciò che Mike ha vissuto si allaccia inevitabilmente alla storia del nostro Paese, da lui scelto per mettere radici e formare la sua famiglia. Il racconto si apre nel 1971: Mike è all’apice della popolarità grazie a Rischiatutto e da qui si snodano a ritroso i capitoli più significativi della sua parabola, in alternarsi tra la cornice, costituita da un’approfondita e dinamica intervista televisiva, e i diversi flashback che prendono il via dall’infanzia a New York per arrivare anno dopo anno all’incontro con Daniela Zuccoli, la ragazza che sposerà nel 1972 e che resterà al suo fianco fino all’ultimo giorno.