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MISILMERI (PALERMO) – "Giuseppe Romano era una persona splendida. Un uomo che amava la vita e la sua famiglia. Per la moglie casalinga e i 7 figli era l’unico sostentamento. Bisogna stare vicini a questa famiglia e fare qualcosa per non dimenticare il nostro amato collega": a chiederlo a gran voce è Nicola Scaglione, amico e collega di Giuseppe.

Giuseppe Romano, 54 anni, viene descritto da amici e parenti come "essenza della vitalità". Agente di polizia municipale, era anche noto come musicista. È morto a causa di un incidente domestico nella sua abitazione a Misilmeri, precisamente in contrada Algheria. L'uomo è caduto dalla scala ed è rimasto infilzato nella recinzione. La corsa in ospedale è stata vana, la sua è una morte terribile.

In questo momento sono tanti i messaggi di cordoglio sulla sua bacheca Facebook. "Giuseppe era una persona molto credente. Diceva sempre che i figli sono una benedizione. Per chi gli faceva notare che 7 erano tanti, lui rispondeva che era molto felice per i doni che gli aveva riservato il Signore. Amava il suo lavoro e lo svolgeva con abnegazione e molta serietà. La notizia della morte ha creato molto dolore. Tutti conoscevamo i pregi e l’alta moralità di Giuseppe. Il corpo della polizia municipale ha perso uno degli uomini migliori", dice ancora Scaglione.

Adesso i colleghi chiedono un intervento straordinario da parte della politica. "Non si può far finta di nulla. Serve un atto concreto per stare vicini alla famiglia di un uomo che si è dedicato anima e corpo all’amministrazione comunale. Bisogna dare garanzie alla famiglia di Giuseppe. Lasciarli soli sarebbe una gravissima colpa". Già avviata una raccolta fondi.