Si racconta in Sicilia, che San Giorgio, prima di essere cavaliere e sconfiggere il drago era un pastore dell’Etna.
Un giorno incontrò il diavolo travestito da pastore. Giorgio fece finta di non conoscerlo, i due si salutarono educatamente ed il diavolo gli chiese se volesse vedere il proprio gregge. Giorgio acconsentì e si spostarono verso la valle del Bove.
Mentre si incamminavano, dalla terra venne fuori un cratere che eruttava senza sosta della lava da dove uscivano serpenti che si distorcevano e che a sua volta facevano uscire lava dalla propria bocca.
Il furbacchione del diavolo voleva impressionare san Giorgio che non gli diede “sazio”
🙂
A quel punto il diavolo, un pò deluso perchè la sua sceneggiata non aveva destato scalpore volle sfidare san Giorgio.
Chi dei due era più intelligente?
Decisero che la prova di intelligenza consisteva nel fatto di vedere le cose, ognuno prendeva la metà che gli piaceva e chi azzeccava la parte migliore vinceva.
Iniziarono la sfida eleggendo un tratto di terra. Il diavolo immediatamente scelse la parte più verde e a san Giorgio rimase quella più brulla.
Giorgio disse al diavolo che si sarebbero rivisti a giugno per verificare quale delle due scelte sarebbe stata la più intelligente. Così fu, a giugno, quando tornarono il diavolo dovette ammettere di aver sbagliato in quanto la sua parte era piena di stoppie, mentre quella di san Giorgio piena di biondissimo grano.
Ma il diavolo non poteva perdere così spudoratamente. Allora propose un’altra sfida, e anche questa volta Giorgio acconsentì.
Vedendo un altro terreno il diavolo senza pensarci due volte disse che avrebbe preso la parte di sopra, mentre quella di sotto (il suolo per intenderci) sarebbe andato al santo. Anche questa volta si dimostrò un fallimento perchè le piante che aveva scelto il diavolo erano di liquirizia di cui solo le radici sono buone da gustare.
Il diavolo iniziò ad arrabbiarsi seriamente e propose una terza sfida. Questa volta non si doveva scegliere una parte di terra, ma di mare.
Ovviamente lui decise di prendersi le cose più grandi e san Giorgio diede quelle più piccole. Risultò che nel mare le cose più grandi erano gli scogli, mentre le più piccole erano perle, pesci e coralli.
Furioso come non mai il diavolo sparì.
Di Alessandra Cancarè