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Modanafil, ecco la prima droga “intelligente”

Il Modafinil, un farmaco normalmente prescritto per la narcolessia, sarebbe in grado di migliorare il processo decisionale, la concentrazione e il pensiero creativo di chi lo assume. È la conclusione alla quale sono arrivati  i ricercatori di Harvard e Oxford. Uno scenario, quello della "droga intelligente", che ricorda il film Limitless con Bradley Cooper, nel quale uno scrittore in crisi dà una svolta alla sua vita assumendo l'NZT-48, un farmaco sperimentale.

Di questa (presunta) trovata geniale ne parla Il Fatto Quotidiano, facendo riferimento al prestigioso Guardian. A quanto pare, però, il Modanafil avrebbe anche degli effetti collaterali quali nausea, mal di testa e ansia, anche se solo in una piccola parte dei soggetti testati. Nell'articolo si legge che 

Peter Morgan della Yale School of Medicine mette in guardia dagli effetti a lungo termine che, secondo lui, non sarebbero tanto diversi da quelli provocati dall’utilizzo di altre sostanze stimolanti come caffeina o nicotina.

Molto più possibilista Guy Goodwin, presidente dell’European College of Neuropsychopharmacology, secondo cui sarebbe difficile vietare un farmaco che, nei fatti, migliora le prestazioni cognitive in assenza di effetti collaterali. Ancora più chiara Anna-Katharine Brem, che ha firmato la ricerca: “Non stiamo dicendo ‘Uscite, prendete questo farmaco e la vostra vita sarà migliore’. È ancora privo di licenza per persone sane, ma è il momento di aprire un dibattito serio su come aumentare l’efficienza cognitiva dell’uomo”.

 

Fausto Rossi