La corte di Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per Salvatore Savalli e Giovanna Purpura. I due, ex amanti, sono ritenuti responsabili dell'omicidio di Maria Anastasi, moglie dell'imputato. La donna era al nono mese di gravidanza e già madre di tre figli: fu uccisa il 4 luglio del 2012, nelle campagne di Trapani, a colpi di pala.
Confermato anche il risarcimento di 250mila euro ciascuno per le figlie della vittima, di 350mila euro al padre della donna, Paolo Anastasi, in quanto tutore di Carlo, di 100 mila euro nei confronti della madre della vittima, Rita Angela Ricevuto, e di 50 mila euro ciascuno per le sorelle di Anastasi.
Salvatore Savalli, dopo un tentativo di depistaggio, durante il quale ha cercato di avvalorare la tesi che fosse la moglie ad avere un amante, è stato inchiodato dalle testimonianze dei figli e dei parenti della vittima, che hanno ricostruito il clima esistente al momento del delitto. La svolta è arrivata dopo le dichiarazioni di Giovanna Purpura, con la quale Savalli aveva una relazione e che pretendeva di far vivere sotto lo stesso tetto della sua famiglia. Durante il processo, la donna ha affermato di aver assistito al delitto senza intervenire.