Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Cosa rende unico il Monastero di San Filippo Fragalà.

  • La nostra ricerca dei monasteri siciliani più belli ci porta a Frazzanò, nel Val Demone.
  • Qui si trova un’abbazia che ha molto da raccontare e che aspetta solo di essere scoperta.
  • A volerla furono il conte Ruggero e la consorte, Adelasia: ecco perché fu un centro molto importante.

Il territorio siciliano è in grado di regalare splendide architetture, anche in modo inaspettato. Alcuni luoghi si rivelano agli occhi del visitatore quasi all’improvviso, come una preziosa sorpresa. A circa 2 chilometri dal paese di Frazzanò, in provincia di Messina, troviamo il Monastero di San Filippo Fragalà. Questo complesso du fatto costruire dal conte Ruggero e dalla consorte, Adelasia, nel 1090 e fu un importante centro di spiritualità e di cultura italo-greca, grazie alla presenza dei monaci basiliani. Diventò una dipendenza dell’Archimandritato del Santissimo Salvatore di Messina nel 1131. Un tempo ospitava una biblioteca ricchissima di volumi di pregio e antiche pergamene latine e greche, che costituivano il “Tabulario del Monastero”. Queste, in seguito all’abbandono del complesso dei monaci nel 1866, furono trasferite nell’archivio di Stato di Palermo. Proseguiamo la nostra visita.

Tra le curiosità legate al Monastero di San Filippo Fragalà, ve ne è una che riguarda un suo ospite molto particolare. Proprio tra queste antiche mura, infatti, soggiornò per parte della sua vita San Lorenzo Confessore. Il monastero ebbe il suo massimo splendore sotto i normanni, svevi, e angioini, ma cadde sotto la dominazione aragonese. Riveste un particolare storico-architettonico, specialmente le sue absidi molto ben conservate. Annessa al monastero c’è la chiesa di stile romano-bizantino. Scopriamo di più a proposito della chiesa.

La chiesa di San Filippo Fragalà

Nella chiesa del Monastero vi sono frammenti di affreschi bizantineggianti. Nell’abside centrale si intravede la figura di un Cristo benedicente e, tra le monofore, ci sono resti di figure ieratiche di Santi e iscrizioni in lingua greca. Molto antiche anche le paraste dell’abside maggiore e le volte a botte delle due cappelle. Il campanile fu costruito in sostituzione della preesistente torre di avvistamento.

Foto: Davide Mauro – CC BY-SA 4.0

Articoli correlati