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Motore aeronautico FIAT A 50 esposto all’aeroporto di Palermo

Un motore aeronautico Fiat A 50 si trova esposto da oggi nell’area imbarchi dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo.

L’allestimento è stato curato dal Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi del sistema museale dell’Università degli Studi di Palermo, in collaborazione con la Gesap, la società di gestione dello scalo aereo palermitano.

L’esemplare esposto, che fa parte della collezione del Museo, è originale in tutte le sue parti ed è stato oggetto di un accurato restauro conservativo. Per arricchire l’esposizione presso l’aeroporto, il motore è stato dotato di una copia di elica in legno, parzialmente sezionata per motivi di ingombro, che riproduce fedelmente quella originale custodita nel Museo.

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Per la mostra è stata realizzata un’apposita teca espositiva, corredata da un banner descrittivo con fotografie, disegni e le principali caratteristiche storiche e tecniche del reperto, sia in italiano sia in inglese.

Il motore FIAT A 50, prodotto dal 1928 al 1932 per aerei scuola e da turismo, è stato utilizzato fino al 1940 in molteplici velivoli, tra cui i Caproni Ca. 100, che hanno dato un grande contributo allo sviluppo della aviazione civile in Italia. Il motore ha ottenuto anche vari primati mondiali, per durata, distanza e altezza di volo: nel 1930 è stato utilizzato dal famoso aviatore Francis Lombardi per i suoi voli pionieristici Roma-Mogadiscio, Vercelli-Tokyo, nonché il periplo dell’Africa. Installato sull’elicottero D’A.T.-3, ideato da Corradino D’Ascanio, nell’ottobre 1930 l’A 50 ha ottenuto, e mantenuto per lungo tempo, tutti i primati mondiali per elicotteri.

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La mostra è stata inaugurata alla presenza del presidente di Gesap Salvatore Burrafato, del Rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri e dall’assessore del Comune di Palermo alle politiche culturali, Giampiero Cannella.

“La grande storia del nostro Paese si racconta anche attraverso gli oggetti della tecnica, come questo splendido motore per l’aviazione. Averlo qui, nelle sale dell’aeroporto di Palermo è il giusto tributo alla tradizione italiana nella motoristica – ha detto Burrafato nel corso dell’iniziativa – Eravamo all’avanguardia. Anche da qui, da capoluogo siciliano, è passata la storia dell’aviazione moderna, con le fabbriche dei cantieri Ducrot che erano un gioiello di ingegneria e precisione. Con un pizzico d’orgoglio, perciò, dobbiamo fermarci ad ammirare questo reperto: la sua fredda lucentezza metallica ci dice cosa siamo stati e cosa ancora possiamo diventare”.

La mostra ha il duplice obiettivo di incrementare la promozione del grande patrimonio storico dell’Ateneo di Palermo e di arricchire, dal punto di vista storico e culturale, l’area destinata ai passeggeri in partenza all’interno della aerostazione, attraverso un reperto strettamente legato alla storia dell’aviazione, in occasione del centesimo anniversario della fondazione della International Air Traffic Association, predecessore della attuale IATA.

“L’aeroporto di Palermo rappresenta una straordinaria vetrina per promuovere il grande patrimonio storico dell’Università di Palermo rappresentato dall’esposizione di questo prezioso bene del Museo dei Motori ha detto Midiri – Ciò sottolinea anche il ruolo determinante di questo museo, e con esso del nostro sistema museale, nell’ambito delle attività di terza missione di Ateneo che mira anche allo sviluppo del territorio mediante la promozione del suo patrimonio storico, in collaborazione con i più importanti enti pubblici e privati”.

Inoltre, attraverso il portale izi.TRAVEL, con il relativo software applicativo gratuito per smartphone, sarà disponibile una audio guida con ulteriori approfondimenti. Analoghe informazioni sono già disponibili anche sulla innovativa piattaforma Google Art & Culture, nella nuova sezione Discoveries and Inventions, di cui il Museo dei Motori è partner.

Redazione Fast News