Alla scoperta delle tradizioni di Sicilia.
- Lu Muscaloru, il ventaglio rustico della tradizione siciliana.
- Di palma nana intrecciata, rotondo e con il manico, serviva a scacciare le mosche o accendere il fuoco.
- Un oggetto dai mille significati, che divenne simbolo di benessere o veicolo per messaggi “in codice”.
Ci sono oggetti che appartengono alla tradizione siciliana e che, ai giorni nostri, diventa più difficile trovare. Quegli oggetti, però, un tempo erano molto diffusi e utilizzati, proprio come lu muscaloru, cioè il ventaglio rustico. Il nome deriva da “musca”, cioè mosca, perché la sua principale funzione era quella di scacciare le mosche. Realizzato con palma nana intrecciata, ha forma rotonda e un manico. Si usava anche per accendere il fuoco, poiché attizzava la fiamma. La sua creazione è una vera opera d0arte. Ancora oggi si può trovare qualche intrecciatore, ma ne sono rimasti davvero pochi.
Lu Muscaloru anche sui portoni altolocati
La particolarità di questo oggetto sta nel fatto che, oltre agli usi canonici, ne ha assunti anche altri, legati a simbologie particolari. Avete mai notato che alcuni portoni “altolocati” sono sormontati proprio da un archetto che richiama la forma del muscaloro? Questo elemento dava luce all’ingresso, ma manteneva una certa privacy. Era costruito dal fabbro e aveva la forma di un ventaglio. Al centro, nella parte bassa e larga, portava il monogramma del proprietario. E i significati del muscaloru non finiscono qui.
Un tempo, in Sicilia, si credeva che le donne utilizzassero i loro ventagli per inviare messaggi in codice. Si poteva, dunque, capire se una donna fosse signorina, sposata o vedova, ecco come. La signorina muoveva il ventaglio velocemente (da tradurre con un “Lo voglio”). La signora, invece, con molta calma (a indicare di essere già impegnata). La vedova, con abbandono, da una parte all’altra (a indicare che aveva un marito, ma lo aveva anche perso). Oggi queste usanze sono relegate all’ambito dei racconti folkloristici, ma è comunque interessante notare come un piccolo oggetto possa racchiudere un grandissimo universo.