Un’esposizione senza sedi: ecco perché.
- Nasce il Museo Mobile dedicato a Leonardo e Archimede.
- È uno spin-off del Museo Archimede e Leonardo di Siracusa.
- L’iniziativa che porta arte e cultura in ogni luogo.
Nasce in Sicilia il Museo mobile dedicato ad Archimede e Leonardo. “È un’iniziativa che si prefigge di portare l’arte e la cultura al di fuori della sede tradizionale, per farla arrivare in luoghi normalmente esclusi e reagire così al duro colpo inferto dalla pandemia”, spiega il professore Gastone Saletnich, membro del Comitato Scientifico del Museo Archimede e Leonardo. Si tratta di uno spin-off del Museo Archimede e Leonardo di Siracusa, che riapre da oggi, martedì 15 giugno. La principale missione è fornire una proposta dinamica, per garantire il diritto all’istruzione attraverso una didattica a domicilio accessibile a tutti – genitori, insegnanti, bambini. L’iniziativa è nuova e unica nel suo genere, con una proposta ambiziosa di portare l’arte e la scienza “a domicilio” anche in ospedali, carceri, aziende e case di riposo.
Il Museo mobile dedicato a Leonardo ed Archimede
Sono stati ideati percorsi accessibili alle persone con disabilità. Il Museo mobile dedicato ad Archimede e Leonardo garantisce l’accesso di tutti al patrimonio culturale, con attenzione alle persone non vedenti e ipovedenti, con disabilità motoria o intellettiva-relazionale. Le loro particolari sensibilità consentono di realizzare percorsi tattili, visite guidate inclusive e laboratori innovativi, per la fruizione multisensoriale delle macchine. È stata creata una collezione portatile di prototipi in scala di circa 50 centimetri. I particolari di un cannone che Leonardo disegnò per Ludovico il Moro, il dettaglio di un congegno archimedeo: il tutto ricostruito in scala presso il Teatro Stabile di Catania, uno dei maggiori centri della cultura siciliana.
Il nuovo progetto si inserisce in una visione progettuale che interseca cultura, sviluppo della persona e crescita territoriale, come ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata: “Bellissima idea quella legata a due geni assoluti, diventata progetto di alcune nostre importanti istituzioni teatrali, museali e culturali. Portare in giro tasselli della nostra identità culturale significa farsi carico di quel lascito straordinario che non può non diventare progetto e visione del nostro SudEst”.