La nuova partnership tra Alitalia e la compagnia araba Etihad Airways ha dato i primi (infausti) frutti. Sembra quasi ironico che a pagarne le conseguenze però, sia ancora una volta il sud-Italia e più in particolare la Sicilia. Se pagare fino a 500 Euro per volare dalla Sicilia al resto d’Italia era diventata ormai una triste realtà, adesso nemmeno questo “privilegio” sarà più concesso a migliaia di lavoratori e studenti siciliani sparsi in tutta Italia, i quali non potranno più contare su moltissime delle tratte che prima collegavano gli aeroporti di Catania e Palermo ai principali scali italiani. I giornali ne parlano sottovoce, eccezion fatta per qualche articolo che appare prevalentemente sui quotidiani locali o sulle pagine locali dedicate. E’ una triste realtà però che, “grazie” alla nuova collaborazione ed alla nuova strategia riorganizzativa di Alitalia-Etihad, dal prossimo 1° ottobre AirOne ha deciso di chiudere la propria sede di Catania. AirOne ha inoltre deciso di cancellare i «voli diretti per Monaco, Mosca, Berlino, Amsterdam, Parigi, San Pietroburgo, Dusseldorf, Praga. È rimasta Londra, assorbita da Alitalia, ma con una sola cadenza, quella del sabato. Per i nazionali sono stati cancellati Bologna, Torino, Venezia, Verona. C’è ancora il Pisa assorbito da Alitalia. Restano Roma e Milano operati da Alitalia. Lo stesso discorso in parallelo vale per l’aeroporto palermitano di Punta Raisi» (cfr. articolo di Tony Zermo, su La Sicilia, pagina di Catania). Ancora una volta, presunte ragioni economiche valorizzate da un nuovo partner straniero, la compagnia araba Etihad Airways, confluiscono in un piano riorganizzativo economico che danneggia fortissimamente una terra meravigliosa e fertile sia culturalmente che economicamente. A nulla valgono i proclami politici sulla necessità di rilanciare il sud, di valorizzarlo, se anche ai turisti viene evidentemente preclusa la possibilità di raggiungere questa terra meravigliosa! Vane speranze rimangono ancora i comunicati di alcune compagnie cd low-cost che vorrebbero sostituirsi al gruppo Alitalia per le tratte cancellate. Proprio con lo scopo di far sentire la voce dei siciliani è nato su Facebook il gruppo “Contro i tagli ai voli da/per la Sicilia”, ideato nella speranza di raccogliere abbastanza consensi utili per realizzare iniziative ed idee concrete! Il popolo siciliano, davanti all’ennesimo sopruso, avrà il coraggio di “urlare” al resto d’Italia le proprie ragioni?