Non si può dire che la Sicilia sia nota per il clima rigido. Le ondate di gelo, ma di freddo quello vero, costituiscono spesso un’eccezione alla norma che non passa inosservata. In realtà, andando indietro nella storia di questa meravigliosa isola, si trova un evento molto interessante in tal senso.
Stiamo parlando dell’inverno del 1895, uno dei più rigidi della storia della regione. Dopo un inizio di stagione mite, nel mese di febbraio l’irruzione di una serie di nuclei di aria molto gelida mutò drasticamente l’andamento meteorologico.
Calabria e Sicilia furono invase dal gelo e da nevicate diffuse fin sulle coste, oltre che da una sostenuta ventilazione settentrionale che proprio al traverso della punta più meridionale della Calabria cominciava a virare più da NE, favorendo l’ingresso dell’aria fredda sotto gelidi venti di grecale anche sulla Sicilia orientale.
Lo Ionio, all’epoca, era di 4/5 gradi più freddo rispetto ai giorni nostri. L’aria, già molto gelida, fu in grado di umidificarsi notevolmente, raggiungendo le coste siciliane con molta umidità.
Questi annuvolamenti, viste le bassissime temperature, portarono forti nevicate che sconvolsero la Sicilia, incluse le coste più meridionali e la parte sud-orientale dell’isola, con accumuli anche sui 30-40 cm di neve fresca lungo le coste del catanese e siracusano.
Anche le città di Messina e Reggio Calabria, così come Catania, Siracusa, Agrigento, Trapani e Palermo, furono sepolte da oltre 30-40 cm di neve fresca, in 48 ore di fila di nevicate. A Messina fu registrata una minima assoluta di ben -2.4°C, grazie anche all’innevamento. Valori straordinari che però, purtroppo, non possono essere riconosciuti come ufficiali. Le forti nevicate del Febbraio 1895 crearono tantissimi disagi in tutta la Sicilia, con molti centri e città isolate per giorni, e molte vittime.