Sarà l’artista argentino Francisco Bosoletti, celebre per le sue opere “al negativo”, a realizzare la prossima Natività all’interno della XIV edizione del progetto Next, ideato dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani nel tentativo di esorcizzare attraverso l’arte il clamoroso furto del capolavoro di Caravaggio dall’oratorio di San Lorenzo, uno degli eventi più drammatici della storia del nostro patrimonio culturale, una ferita ancora aperta, che attende con speranza un possibile risanamento.
La Natività di Caravaggio nel cuore dello Sperone di Palermo
L’opera sarà realizzata dall’artista argentino grazie alla partnership tra l’Associazione Amici dei Musei Siciliani, Sperone167, e l’Accademia di Belle Arti di Palermo. L’inaugurazione il 25 dicembre alle ore 11 con uncunto di Salvo Piparo.
Per la prima volta l’opera sarà realizzata e presentata al di fuori degli spazi dell’oratorio all’interno del Parco di Arte Urbana nel quartiere Sperone di Palermo grazie all’alleanza creativa tra l’Associazione Amici dei Musei Siciliani, Sperone 167 e l’Accademia di Belle Arti di Palermo, che quest’anno celebra il 240° anniversario della sua fondazione; il giorno di Natale verrà scritto un nuovo capitolo di resistenza artistica mentre l’inedito palcoscenico dello Sperone si arricchirà di una nuova opera che denuncia la negazione dei diritti, contribuendo a una narrazione differente del territorio attraverso l’arte, nutrimento estetico per i sensi e l’anima, ma anche strumento che accende le coscienze, generando una rivoluzione gentile.
La presentazione il 25 dicembre
L’intervento inizierà l’11 dicembre 2023 e l’ opera sarà presentata alla città il 25 dicembre alle h 11:00, con una performance dell’attore e cantastorie Salvo Piparo, che narrerà un cunto tratto da “Il Furto del Caravaggio”. Il murale che sarà realizzato dall’artista sudamericano in Viale Giuseppe Di Vittorio sarà il decimo nel quartiere dopo gli interventi di Chekos Art, Igor Scalisi Palminteri, Medianeras, Millo, Nino Carlotta, Rosk.
Gli eventi collaterali
Diversi gli eventi collaterali in programma tra i quali:
- il 13 dicembre alle 10,00 presso l’aula magna dell’Accademia di Belle Arti Di Palermo, la presentazione della quattordicesima edizione di NEXT; a seguire, la lectio di Bosoletti;
- il 14 dicembre un tour guidato dell’Oratorio di San Lorenzo e dei Laboratori dell’Accademia di Belle Arti dedicato agli studenti e alle studentesse dell’ICS Sperone-Pertini;
- il 16 Dicembre, presso l’Oratorio di San Lorenzo, alle ore 17:00, il talk “La negazione. Nell’arte e nella società ” con Francisco Bosoletti, Umberto De Paola, Antonella Di Bartolo, Fulvio Di Piazza, Fra Mauro, Bernardo Tortorici di Raffadali, Igor Scalisi Palminteri – modera Vito Chiaramonte;
- il 25 dicembre alle 11,00 l’inaugurazione in viale Giuseppe Di Vittorio, con la performance di Salvo Piparo, che narrerà un cunto tratto da “Il Furto del Caravaggio”.
Il progetto NEXT
Il progetto NEXT nasce nel 2010 da un’idea di Bernardo Tortorici di Raffadali, Presidente dell’Associazione Amici dei Musei Siciliani. Nel corso degli anni si sono avvicendati in questo intervento artisti quali Francesco De Grandi (2011-2012), Studio Azzurro (2012-2013), Adalberto Abbate (2013-2014), Fulvio Di Piazza (2014-2015), Igor Scalisi Palminteri (2015-2016), Daniele Franzella (2016-2017), Alessandro Bazan (2017-2018), Francesco Simeti (2018-2019), Rori Palazzo (2019-2020) ed Emilio Isgrò (2020-2022).
Al secondo posto nella Top Ten Art Crimes dell’FBI, il furto della Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi (1600)di Caravaggioresta ancora oggi avvolto nel mistero. La Pratica 799,redatta dal Comando di Tutela del Patrimonio Culturale, raccoglie un’infinita collezione di dichiarazioni, la maggior parte delle quali si sono rivelate inverosimili. Quale sia la verità è estremamente difficile da stabilire, mentre resta il desiderio di poter restituire alla comunità un capolavoro senza tempo e l’impegno di mantenere vivo il ricordo di un crimine i cui nodi attendono di essere sciolti.
Chi é Francisco Bosoletti
Nato e cresciuto ad Armstrong, paesino della provincia di Santa Fe, l’argentino Francisco Bosoletti è dotato di uno sguardo limpido e primigenio sulla vita, sulla natura e sull’umanità. La sua arte, che pure reca i tratti di una classicità universale, si manifesta in maniera simile alla mescolanza di geni che nutre la pelle dei migranti. Bosoletti dipinge sui muri rispettando la memoria dei luoghi e delle persone che li abitano, il suo intervento accompagna quello del tempo che trascorre, nascondendo e rivelando al tempo stesso visioni che sembrano permanere in un eterno presente e ricordare all’uomo la transitorietà dell’esistenza. La sua pittura obbliga lo spettatore a guardare in maniera diversa, affinando la sua sensibilità e ricorrendo a modelli percettivi differenti da quelli abituali e rassicuranti.Queste apparizioni travalicano il confine dei sensi e toccano nel profondo chi guarda, mescolandosi alle sue emozioni e ai suoi ricordi come le tracce di pittura sulla tela e sui muri.