La ‘ngiambella di San Cataldo (Ciambella sancataldese) è un biscotto tradizionale dell’omonimo comune. Si tratta di un biscotto di forma ellissoidale, grande 10-15 centimetri, che presenta una crosta lucida dovuta all’affioramento dell’albume delle uova utilizzate per l’impasto, durante la cottura.
La ricetta della ‘ngiambella si tramanda da una generazione all’altra: include la farina di maiorca, un grano antico siciliano, lo zucchero semolato e le uova, che vengono pesate con il guscio. L’impasto così ottenuto viene disposto nelle teglie con un cucchiaio, in modo da ottenere la forma caratteristica. Poi si cuoce in forno.
La ‘ngiambella è un dolce molto adatto alla colazione, o anche a uno spuntino pomeridiano. A seconda del momento della giornata, possono essere accompagnate da un passito siciliano o da una granita al limone.
Per conoscere le origini di questo biscotto si fa riferimento alle testimonianze degli anziani di San Cataldo, che le attestano tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. In particolare, si tramanda che la Ciambella sancataldese venisse preparata negli anni Trenta nella Dolceria Iacolina di San Cataldo, che già all’epoca seguiva la ricetta della nonna.