Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

“La Sicilia è casa”. Nessun dubbio per Nino Frassica che, in un’intervista al quotidiano “La Sicilia” ripercorre tante tappe del suo percorso perdonale e professionale. L’artista originario di Galati Marina (Messina) ha appena pubblicato un nuovo libro, “Piero di essere Piero”: “Se giro un film o partecipo a un programma tivù, devo comunque far riferimento a una scaletta, a una sceneggiatura; se scrivo, invece, sento un impulso diverso che mi fa sentire libero”, rivela.

Il primo palcoscenico di Frassica è stata proprio la sua Galati Marina: “Quando, da bambino a Galati Marina, ho capito di aver ricevuto in dote un’indole ”cazzara”, ho preso ad esibirmi. Allora i bar e i banconi si sono fatti palcoscenico. Osservare e ascoltare i discorsi della gente, quella è stata la mia vera palestra di attore”.

Quindi aggiunge: “Quando posso, caratterizzo sempre i miei personaggi rendendoli più simili e vicini alle mie radici. È un fatto naturale. Se devo recitare e posso scegliere o dare indicazioni agli sceneggiatori, preferisco essere me stesso: quindi un siciliano con la propria cadenza che, ogni tanto, si lascia scappare qualche frase nel suo dialetto”.

Il legame con la sua terra d’origine è sempre fortissimo: “La Sicilia è casa, è il luogo i cui mi rilasso e mi riposo. Ovunque mi trovi, c’è tutta la Sicilia sempre con me, le mie origini, i miei ricordi. In Sicilia sono nato e diventato uomo. Sul piano della crescita personale, non avrei avuto alcun bisogno di spostarmi dalla mia terra. Ma, non essendoci molte opportunità di lavoro, le ho cercate altrove”.

Rimanendo nell’ambito della vita privata, quando gli viene chiesto quale sia la sua ricetta per la felicità, Nino Frassica risponde: “Mi piacerebbe rallentare il tempo, addirittura fermarlo, se potessi. Da grande ho compreso che la felicità è prima di tutto stare bene e sapersi accontentare di ciò che si ha”. Quindi conclude: “Se desideri quello che hai, sei apposto, non ti manca niente. Hai al polso un bell’orologio e lo desideri? Sei felice. Apri l’armadio, ci trovi la giacca blu con le svolte e la desideri? Sei felice. Il trucco è desiderare quello che si ha già”.

Articoli correlati