Il 16 novembre 2024, a Longi, si è tenuto un evento cruciale per la valorizzazione della nocciola siciliana. È qui che ha preso ufficialmente il via il progetto del GAL Nebrodi Plus per ottenere la registrazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) per questa eccellenza del territorio.
Dopo una fase iniziale di presentazione, il progetto entra ora nel vivo grazie alla collaborazione con prestigiose istituzioni universitarie siciliane: il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Palermo e lo spin-off “Science4Life” dell’Università di Messina.
L’obiettivo è duplice: approfondire le caratteristiche uniche della nocciola dei Nebrodi e soddisfare i rigorosi requisiti richiesti dalle normative europee.
Il Regolamento UE 2024/1143 rappresenta un punto di svolta, semplificando le procedure per il riconoscimento delle indicazioni geografiche.
Questa opportunità promette di valorizzare non solo le nocciole coltivate nei Nebrodi, ma anche quelle di specifiche aree delle province di Catania, Palermo ed Enna.
Le coltivazioni di nocciolo, profondamente radicate nella cultura e nel paesaggio di queste zone, rappresentano un patrimonio agroambientale di grande valore. Il ricco patrimonio varietale autoctono e l’universalità del prodotto rendono la nocciola siciliana una risorsa preziosa, già apprezzata dal mercato locale.
Le previsioni progettuali non mirano solo al riconoscimento formale, ma anche a promuovere una forte aggregazione tra i produttori.
La creazione del “Gruppo dei produttori richiedente” sarà un passo fondamentale per avviare la procedura di riconoscimento, che inizierà con l’esame degli Organi statali competenti e si concluderà con l’approvazione europea.
Il processo di qualificazione mira a restituire alla nocciola il valore economico. L’animazione territoriale, cuore pulsante del progetto, coinvolgerà tutti i territori corilicoli siciliani, raccogliendo dati e riflessioni utili alla stesura della documentazione necessaria.
Questa iniziativa non solo rafforzerà le radici culturali e produttive della nocciola, ma favorirà anche
Il progetto non si limita alla semplice certificazione IGP. Tra le proposte innovative spicca la creazione di nuovi prodotti a base di nocciola, come snack ispirati alla “Pasta reale di Tortorici“, un dolce tradizionale tutelato dal Presidio Slow Food, e l’estrazione di olio di nocciola siciliana. Queste idee esplorano campi ancora poco sviluppati, aprendo nuove opportunità imprenditoriali che potrebbero rafforzare l’economia locale.
La nocciola dei Nebrodi non è solo un prodotto agricolo, ma un simbolo di identità culturale e un’opportunità di sviluppo sostenibile per l’intera Sicilia. Con il riconoscimento IGP, questa eccellenza potrà finalmente conquistare un ruolo di primo piano nel panorama internazionale.
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