Il nocciolo è un arbusto di antichissima origine, risalente all’epoca preistorica. La diffusione nel continente europeo iniziò al termine dell’ultima glaciazione, quindi circa 10mila anni fa. In Sicilia si trovano piantagioni di grande pregio sui Monti Nebrodi, che producono nocciole siciliane molto apprezzate. Tra le cultivar principali ci sono la Curcia, la Carrello, la Ghirara e le diverse Minnulare. La nocciola tonda di Sicilia ha un aroma inconfondibile, un sapore delicato e un profumo persistente. Presenta, inoltre, diverse proprietà e benefici per il nostro organismo.
Il consumo di nocciole, nell’ambito di una dieta sana, può apportare effetti positivi grazie alla sua frazione grassa, in cui sono presenti alcuni composti in grado di svolgere un’azione protettiva. Le nocciole contengono vitamina E e composti fenolici, oltre ad acidi grassi monoinsaturi. Possono essere consumate come frutta secca, tostate o trasformate in crema. Sono molto richieste in pasticceria per preparare gelati, semifreddi e dolci caratteristici, come i croccanti e i torroni. sono impiegate per la realizzazione della pasta reale di Tortorici (a base di nocciole pestate, zucchero e farina) e le ramette di Longi.
L’aroma delle nocciole siciliane è forte e piacevole, mentre la consistenza è croccante. Il retrogusto è deciso e le caratterizza. Le nocciole dei Nebrodi vengono chiamate nucidde e si producono in particolare a Tortorici, Ucria, Longi, Galati Mamertino, San Salvatore di Fitalia, Sinagra e Castell’Umberto. La produzione di nocciole sui Nebrodi risale alla fine dell’Ottocento: in seguito alla crisi della gelsicoltura vennero piantati i noccioli, alberi con grandi capacità di adattamento e con grande produttività.