"Incitava mio figlio a scannarci tutti e due, era gelosa, era lei che lo picchiava. Basta balle in Tv: era tutt'altro che una brava ragazza". Non hanno usato mezzi termini i genitori del diciassettenne che ha confessato di aver ucciso la fidanzata Noemi Durini, 16 anni. Durante la trasmissione "Chi l'ha visto?", prima di apprendere della confessione del figlio, la madre del giovane ha detto: "Abbiamo passato un anno di inferno, stiamo prendendo gli ansiolitici".
Il padre ha aggiunto: "È entrata in casa mia ben accetta come la fidanzatina di mio figlio, è cominciato un rapporto malato, era gelosa, mi ha chiamato con tutti gli epiteti, mi ha detto chiaramente che mi avrebbe fatto impazzire, mi ha chiamato drogato. Per la salute mentale di mio figlio ho tollerato il rapporto con questa ragazza purché lo facessero fuori dal paese, perché mi creava vergogna".
"Mio figlio ha avuto tre trattamenti sanitari obbligatori, da quanto ha conosciuto questa ragazza". "È un po' strano, no?", chiede la giornalista: "Perché ha avuto tre TSO?". "Perché gli è dato di volta il cervello, da quando è ha incontrato questa ragazza – la prima ragazza della sua vita – è successo il finimondo. A un mio diniego di chiamare sua madre e di informarla che sarebbe rimasta a casa mia, la notte dopo si è infilata dalla finestra, si è chiusa nell'armadio e nottetempo è andata a dormire con mio figlio".