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Nonostante ci sia stata una confessione, la morte di Noemi Durini, sedicenne di Specchia (Lecce), è ancora avvolta da molti dubbi. Lucio, il fidanzato 17enne, ha detto di averla uccisa, ma gli inquirenti stanno ancora cercando di fare chiarezzza. Il primo dubbio è relativo all'orario in cui Lucio avrebbe preso l'auto, il secondo riguarda le telecamere di videosorveglianza presenti in via San Nicola (la strada dove abitava Noemi), rimosse il 12 settembre, dopo che la troupe del programma Quarto Grado era giunta sul posto.

Importante anche il racconto di un testimone oculare: "Ho visto lucio alle 3.30 di notte, il 3 settembre in Via San Nicola, strada parallela rispetto alla casa di Noemi. Ho visto una macchina bianca, una 500 parcheggiata alla fine della strada, ferma. All'interno, ho visto quel ragazzo, ci siamo guardati. Nel frattempo, una Seat Ibiza è passata sfrecciando, diretta verso il luogo dove poi è stato ritrovato il corpo di Noemi. Non so chi la guidasse".

Il padre di Lucio, invece, dice di essersi addormentato tardi quella sera e che il figlio deve aver preso l'auto per forza più tardi delle 3.30, perchè altrimenti se ne sarebbe acorto. Versione, che contrasta con quella del testimone.