Pubblicare su Facebook tre foto che "rendono felice di essere mamma", invitando le amiche a fare lo stesso. È la Sfida delle mamme che da qualche giorno sta tappezzando il social. "Sono stata nominata per postare qui 3 foto che mi rendono felice di essere mamma! Nomino 6 mamme che trovo fantastiche per la sfida delle mamme, chiedo loro di inviare a loro volta 3 foto. Copia e incolla questo testo e nomina altre super mamme", si legge praticamente ovunque.
La polizia postale però ha messo in guardia le mamme con un messaggio sulla pagina ufficiale "Una vita da social" corredato dai rischi. "Mamme. Tornate in voi – si legge – Se i vostri figli sono la cosa più cara al mondo, non divulgate le loro foto in Internet. O quantomeno abbiate un minimo di rispetto per il loro diritto di scegliere, quando saranno maggiorenni, quale parte della propria vita privata condividere. Se questo non vi basta, considerate che oltre la metà delle foto contenute nei siti pedopornografici provengono dalle foto condivise da voi".
Il messaggio ha scatenato un putiferio. Sono stati tantissimi i commentatori indignati, che invece di ringraziare la polizia per l’avvertimento l’hanno invitata a concentrarsi su problemi più rilevanti, ribadendo la libertà di utilizzare le proprie foto come preferiscono.
L'ondata di polemiche ha costretto gli agenti a dare ulteriori spiegazioni a poche ore dal primo messaggio: "Ci dispiace constatare che qualcuno non ha capito il senso di questo post. Noi ci limitiamo a darvi consigli, poi ognuno è libero di fare come vuole. La nostra casella messaggi è piena di richieste d’aiuto riguardo alfurto di foto".
Peccato però che a pochi giorni dal caso anche gli esperti della polizia siano caduti nello stesso errore. A inizio settimana il profilo della polizia ha postato, per augurare il buongiorno, la foto di tre bambini con indosso l’uniforme da agenti. Un 'epic fail' che non è passato inosservato: "Questa foto non fa parte della catena della sfida alle mamme quindi può essere pubblicata? – hanno commentato gli utenti – Anche con i pedofili in agguato? Prima lanciate l'allarme delle foto dei bimbi pubblicate sul proprio profilo, dando indirettamente degli scriteriati a quei genitori, e poi mettete questa foto con tre bambini sorridenti? E la coerenza?". Touché.