Non si è rassegnato alla fine della relazione con la sua amante, una donna di sedici anni più giovane, quindi ha iniziato a perseguitarla a tutte le ore del giorno e della notte. Lei, sposata e madre di tre figli, aveva deciso di non proseguire la storia e lo ha denunciato. Il processo ha portato alla condanna dell'uomo, un cinquantenne di Canicattì, a un anno di reclusione, con l'accusa di stalking.
La pena è stata ridotta di un terzo per effetto del giudizio abbreviato: nei confronti dell'uomo è stata disposta la sospensione condizionale della pena solo se pagherà la provvisionale di 5 mila euro alla ragazza. La vicenda risale al 2015: l'uomo non si sarebbe rassegnato e avrebbe iniziato a perseguitarla con continui messaggi, telefonate e appostamenti.
Gli atteggiamenti, ossessivi e a tratti minacciosi, sono stati denunciati. L'indagine ha anche portato a una misura cautelare, emessa dal gip, che aveva inflitto all'uomo il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.