È morta Vincenza Lo Faro Pistone.
- Addio Nonna Vincenza, icona siciliana del mondo della pasticceria.
- Era nota in tutto il mondo per i suoi dolci.
- La sua tradizione ha origine ad Agira, nell’Ennese, negli anni Trenta.
Si chiamava Vincenza Lo Faro Pistone, ma tutti la conoscevano semplicemente come Nonna Vincenza. E tutto il mondo conosceva i suoi dolci siciliani. Si è spenta ieri, lunedì 7 giugno, all’età di 89 anni, a Catania. La storia di questa imprenditrice di Sicilia è iniziata negli anni Trenta ad Agira, paesino dell’Ennese noto per specialità come Cassatelle, Infasciatelle, Buccellati, Amaretti e Nocatole. Fin da quando era piccola, Vincenza è stata affascinata dai dolci e dalla loro preparazione. Frequentava il laboratorio della Zia Provvidenza, suora laica e dolciera del Paese che si occupava di preparare i banchetti di nozze per la gente del luogo. Vincenza si è sposata con il maestro di musica Giuseppe Pistone, quindi si è trasferita a Catania. Negli anni Novanta, proprio nel capoluogo etneo, ha realizzato il suo grande sogno: ecco come.
Nonna Vincenza e i dolci autenticamente siciliani
A Catania, Vincenza ha aperto la sua prima pasticceria: “I Dolci di Nonna Vincenza“. Qui, nel cuore della città barocca, proprio nella centralissima piazza San Placido, a Palazzo Biscari, a pochi metri da piazza Duomo e dal Teatro Bellini, dava vita alle sue creazioni note in tutto il mondo. Gli ingredienti di base della sua attività sono sempre stati l’amore per le tradizioni della Sicilia, il desiderio di mantenere vivo un grande patrimonio culturale e l’esperienza di tutta la vita. L’insieme di questi elementi ha dato vita al suo Made in Sicily esportato e apprezzato in tutto il mondo. I funerali di Vincenza Lo Faro Pistone saranno celebrati a Catania domani, mercoledì 9 giugno, alle 10.30 nel Santuario Madonna dell’Aiuto e ad Agira alle 16 alla chiesa dell’Abbazia. “Il cielo ha una nuova stella – si legge nella pagina Facebook della sua pasticceria -. Grazie per l’Amore e l’Autenticità dei Sentimenti che ti hanno sempre resa speciale. Ciao Cara Nonna Vincenza!“. Foto.