Una donna di Noto, denunciata dalla polizia per atti persecutori, deve rispondere dell'accusa di stalking nei confronti della figlia gay. La denuncia è partita dalla stessa ragazza, che ha raccontato ai poliziotti di avere una relazione con un'altra donna, sfociata in una convivenza. La madre non ha accettato la situazione e ha così cominciato a rendere la vita impossibile. Prima sono partite le telefonate per convincerla a ritornare sui suoi passi, poi i messaggi offensivi e intimidatori.
La donna ha anche minacciato la figlia di fare uso di acido per sfregiarla al viso o di investirla con l'auto. Lo scorso 11 marzo si è addiritura appostata dietro l’esercizio commerciale dove la figlia era stata assunta da poco e, il giorno dopo, si è presentata dai titolari del negozio chiedendo loro di licenziare la figlia perché altrimenti sarebbe tornata lì e avrebbe fatto una scenata.
I titolari hanno deciso di seguire il "consiglio" della donna, licenziando la ragazza per "evitare conseguenze al buon nome del locale". La donna, convocata in commissariato, è stata denunciata e diffidata dall'avvicinarsi alla figlia.