Continuano gli appuntamenti con Xmas Restart, l’edizione “festiva” del festival che apre a Palermo tanti luoghi della cultura, proponendo anche un interessante cartellone di eventi speciali. Martedì 28 dicembre è la volta della Notte delle Streghe.
Se le mura delle Carceri di Palazzo Steri potessero parlare, cosa racconterebbero? L’antico e maestoso edificio di piazza Marina, a Palermo, è stato teatro di tante vicende storiche, tra cui quelle legate all’attività della Santa Inquisizione.
Martedì 28 dicembre, grazie a Xmas Restart, sarà possibile assistere a una particolare visita guidata teatralizzata: La Notte delle Streghe. Alle ore 20,30 e in replica alle 22, presso le Carceri dei Penitenziati allo Steri, le guide turistiche dell’associazione culturale Amici dei Musei Siciliani racconteranno ciò che avveniva. Un’esperienza nata dallo studio di documenti d’archivio, testi e pubblicazioni.
I visitatori, accompagnati dalle “streghe”, avranno la possibilità di rivivere le drammatiche storie dei prigionieri della Santa Inquisizione che testimoniano la tragedia delle loro vite. Furono proprio loro, infatti, a lasciare i disegni, i graffiti e le preghiere rimaste incise sulle pareti, che sono oggi diventati il drammatico racconto di quel terribile periodo che fu l’Inquisizione. Prenotare è facilissimo, attraverso il sito di Restart.
“La notte delle streghe” è una visita guidata teatralizzata messa in scena dalle guide turistiche dell’associazione culturale Amici dei Musei Siciliani. Si tratta di un percorso in notturna all’interno delle celle realizzate nel 1603 dall’ingegnere regio Diego Sanchez. I visitatori, accompagnati dalle “streghe”, hanno la possibilità di rivivere le drammatiche storie dei prigionieri della Santa Inquisizione che, testimoniano la tragedia delle loro vite attraverso i disegni, i graffiti e le preghiere rimaste incise sulle pareti.
L’idea nasce nel 2013 dalla volontà di raccontare in modo diverso, rispetto alle usuali visite guidate, un luogo così forte, così pieno di storie e denso di emozioni; la scelta è stata dunque quella di colpire tutti i sensi del fruitore attraverso la voce diretta dei protagonisti: gli inquisiti.
Il canovaccio altro non è che l’insieme di citazioni di documenti d’archivio, testi e pubblicazioni studiati dalle guide turistiche dell’associazione che per 3 anni hanno avuto modo di approfondire la storia delle carceri dello Steri e le testimonianze lasciate dagli stessi detenuti che diventano parte integrante delle loro vite. Le parole prendono vita seguendo i disegni e le iscrizioni delle pareti illuminati dalle streghe secondo un criterio, nell’oscurità delle celle, conducendo il visitatore verso un’esperienza unica di immedesimazione e riflessione.
Le storie sono tante e tutte diverse: attraverso i racconti vengono fuori non solo i legami tra la stregoneria e l’inquisizione e quelli tra magia e religione, ma le diverse “categorie” che appartengono alla definizione di “stregoneria” sia secondo le credenze popolari dell’epoca che secondo i codici inquisitoriali spagnoli.