Nel cuore della suggestiva Valle dei Templi, ad Agrigento, è emerso un eccezionale tesoro proveniente dal passato: un deposito votivo straordinario, composto da oltre sessanta statuette, protomi e busti femminili in terracotta, lucerne, piccoli vasi e frammenti di bronzo, uniti a una notevole quantità di ossa umane. Questi preziosi reperti sono stati scoperti durante gli scavi nella Casa VII b, parte integrante del complesso abitativo a nord del tempio di Giunone. La campagna di scavi è stata interamente finanziata e supportata dalla Regione Siciliana attraverso il Parco archeologico, sotto la guida dell’archeologa Maria Concetta Parello.
La Storia attraverso i Reperti
Questi straordinari ritrovamenti offrono una preziosa finestra sul passato e permettono di gettare luce sulle dinamiche che hanno portato alla distruzione di Akragas nel 406 a.C. per mano dei Cartaginesi. In quel tragico momento storico, gli abitanti di Akragas furono costretti a fuggire verso Gela, abbandonando dietro di sé tutto ciò che aveva costituito la loro vita quotidiana, compresi i loro beni materiali e oggetti votivi dedicati agli dèi.
Un Impegno Costante per la Storia
L’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, afferma con orgoglio che la Regione Siciliana è impegnata incessantemente nel riportare alla luce momenti di storia che appartengono alla Sicilia. I ritrovamenti della Valle dei Templi, che hanno attirato oltre 23.400 visitatori nel solo ultimo weekend, sono il frutto di una campagna di scavi avviata nel 2019 e poi bloccata a causa della pandemia di Covid-19. Questo ritrovamento è tanto più significativo proprio a causa delle circostanze che lo hanno accompagnato.
Il Mistero del Deposito Votivo
Il deposito votivo è stato rinvenuto posizionato sopra i livelli di distruzione della Casa VII b, suggerendo che gli oggetti che lo compongono potrebbero essere stati recuperati dagli abitanti di Akragas dopo la devastante distruzione della città. Per comprendere appieno la funzione di questo affascinante deposito, sarà necessario continuare la ricerca e prestare attenzione alle connessioni stratigrafiche tra il deposito e i livelli di vita e abbandono della casa.
In vista della valorizzazione di questi straordinari reperti, è già stato programmato il loro restauro. Il direttore del Parco Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, ha sottolineato l’importanza di questo intervento scientifico che ha prodotto risultati rilevanti. Gli scavi hanno portato alla luce un vasto settore abitativo di età greca, interrotto dalla tragica conquista e distruzione di Akragas da parte dei Cartaginesi.
Fonte della Foto: Giornale di Sicilia.