Ricordate le schede telefoniche della Sip (diventata poi Telecom Italia) che si utilizzavano per chiamare dai telefoni pubblici? Quelle degli anni Ottanta e Novanta sono diventate un oggetto di culto per i collezionisti: i tagli erano da 5.000, 10.000 e 15.000 lire ed alcuni esemplari sono diventati molto rari, con un attivo mercato su internet.
Sono numerose le schede telefoniche rare che potrebbero valere una piccola fortuna: a dettarne il valore sono la tiratura, le immagini riprodotte sulle facciate, il valore d'acquisto, l'azienda produttrice, l'appartenenza a particolari serie. Come per le monete rare, minore è la tiratura, maggiore è il valore. Importante, inoltre, che siano conservate in modo perfetto: le schede ancora intatte (con l'angolo tratteggiato ancora attaccato) valgono di più.
Queste sono alcune schede telefoniche rare molto ricercate
- le schede precursorie realizzate dal 1977 al 1981, prodotte dalla Sida
- le schede Urmet bianche (1985-86) e rosse (1986-88) realizzate in cartone resistente
- schede omaggio realizzate da varie aziende come Alitalia, Intel e Lufthansa
- la "Labirinto", che ebbe scarsa tiratura
- le schede che riportano celebri scorci o opere d'arte: la Torre di Pisa, il particolare di Michelangelo, Alberobello, Interni di Palazzo e Mulini
Il valore delle schede telefoniche rare può arrivare anche a 1.000 euro e spesso vengono acquistate intere collezioni: per saperne di più sui prezzi, gli esperti consigliano di controllare le aste online di eBay, gli appositi forum di appassionati ed i mercatini dell'usato.