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Forse non tutti lo sanno, ma a Sciacca (Agrigento) esiste un albero grande e stregato. Quell’albero, avvolto dalla leggenda, è l’Oleastro di Inveges, e si trova in contrada Scunchipani, a circa 7 chilometri dal centro della città. La sua leggenda si tramanda da una generazione all’altra.

L’Oleastro di Inveges è un albero monumentale, che porta il nome degli antichi proprietari del terreno. Nessuno di quella famiglia è ancora in vita, ma l’albero è lì. Secondo alcune leggende, sarebbe infestato dagli spiriti e abitato da streghe e fantasmi. Non bisogna staccare i suoi rami, perché porta sfortuna.

Non si possono raccogliere le sue olive, si possono prendere soltanto se cadono a terra e solo per farne olio santo. Da queste caratteristiche si può evincere come, probabilmente, l’antico proprietario abbia creato diverse dicerie, per proteggere le sue olive.

Quel che è certo è che questo albero è davvero antico. Risalirebbe, infatti, al 1300. Si narra che, nelle notti di plenilunio, al suo interno ci siano esposizioni di tesori e incontri di spiriti.

I contadini lo chiamano anche “oleastro di mezzo“, perché sarebbe un padre e un figlio: due alberi in uno. Molti dicono di aver sentito urla agghiaccianti, qualcuno racconta cose strane. Si dice anche che, lì intorno, ci fosse un aeroporto durante la seconda guerra mondiale, che però non si riusciva a bombardare. Soprannominato “aeroporto fantasma”, riuscì a resistere fino al 1942, quando venne colpito a causa di una spia che ne rivelò le coordinate precise. L’Oleastro di Inveges rimase intatto, senza alcun danno.

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