La storia dell'omicidio di Carmela Petrucci difficilmente verrà dimenticata: adesso per Samuele Caruso, il 24enne che uccise la ragazza a coltellate il 19 ottobre del 2012, è arrivata la condanna all'ergastolo. Lo stesso è stato inoltre condannato anche per il tentato omicidio della sorella di Carmela, Lucia, sua ex fidanzata, rimasta ferita nel corso dell'aggressione.
La condanna ha confermato l'efferatezza del gesto, escludendo le attenuanti generiche. Caruso, 23 anni, ha ammesso di essere colpevole, ma nonostante questo nel corso della prima udienza gli esperti nominati dal giudice avevano dichiarato che quando ha aggredito a coltellate le due ragazze era "capace di intendere, ma non di volere", poiché la sua volontà era dominata da pensieri paranoici. Secondo i periti, quindi, avrebbe capito, ma le sue capacità erano comunque falsate. Secondo l'accusa, invece, l'omicidio non soltanto era premeditato, ma anche aggravato da futili ed abietti motivi.
Nella sentenza del gup Daniela Cardamone, oltre alla condanna all'ergastolo per Samuele Caruso, anche il riconoscimento di una provvisionale da 500.000 euro ciascuno ai genitori ed ai fratelli di Carmela, e da 20.000 euro per l'associazione Le Onde ed il Comune di Palermo. I genitori di Carmela e la sorella Lucia non hanno commentato in alcun modo la sentenza, lasciando l'aula senza rilasciare dichiarazioni.