“Dopo settimane di forte lockdown, sembra che in Italia, sebbene il numero di casi continui a salire, il tasso di aumento stia rallentando considerevolmente”. A dirlo, il direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Hans Kluge.
“La Lombardia in Italia e Madrid in Spagna stanno subendo il peso maggiore della pandemia nei loro Paesi – ha affermato – Per fortuna, in entrambi i casi, il bilancio delle vittime giornaliero si sta livellando. Osservando più da vicino la prima tendenza, la Spagna ora ha più casi dell’Italia. Tuttavia ora, dopo 15-20 giorni dall’attuazione delle misure restrittive, la crescita dei casi sembra essere rallentata e il tasso di nuovi decessi ora mostra anche segni di declino”.
Più in generale, “i nuovi casi confermati continuano ad aumentare nella regione europea. Il numero totale di casi confermati in laboratorio questa mattina è di 687.236 persone, con 52.824 pazienti deceduti. Questi dati provengono da 53 Paesi e 7 territori”.
“I casi in Europa – ricorda – rappresentano circa la metà di quelli a livello globale” e “sette dei primi dieci Paesi più colpiti in tutto il mondo si trovano nella regione europea: dopo gli Stati Uniti, abbiamo Spagna, Italia, Germania, Francia e poi dopo Cina, e Iran, Regno Unito, Turchia e Svizzera”.
Ma “alcuni dei Paesi con trasmissione comunitaria stanno iniziando a mostrare segni di un calo del tasso di aumento in nuovi casi, grazie alle misure di sanità pubblica e agli interventi clinici messi in atto”.
Nonostante si stia assistendo a un calo nell’aumento dei nuovi casi di Covid-19, “non è il momento di abbassare la guardia, anzi occorre raddoppiare, triplicare gli sforzi che stiamo facendo“, sottolinea ancora Kluge. “Questa pandemia e il suo impatto sulla nostra vita – ha aggiunto – sono eccezionali, ma ogni giorno, ogni minuto, stiamo raccogliendo prove, condividendo conoscenze e prendendo provvedimenti per fermare questo virus e per rendere la nostra risposta più solida e sostenibile”.