Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Un videoclip creato, per la prima volta per un cantautore italiano, totalmente sulla base delle scelte artistiche di una intelligenza artificiale. Una canzone che racconta la società di oggi. Il primo singolo da solista, dopo essere stato per anni leader di una rock band.

È un brano cantautoriale e ribelle, ironico e tragico, che può trasformarsi nel tormentone di fine 2024, “Troppa gente” di Minutella, artista palermitano, già leader degli Amegana, trasferitosi da qualche anno a Bologna.

GUARDA VIDEOCLIP: https://www.youtube.com/watch?v=dqZl1_HGsEw

ASCOLTALO SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/track/5PfQAO444AXB2sXLrtFt8n?si=83d9d11342aa4a02

A dare forza al lavoro di Minutella, che all’anagrafe di nome fa Emanuele, è, appunto, il videoclip, creato completamente da una intelligenza artificiale, sulla base di suggerimenti fotografici e richieste dirette dello stesso Minutella all’AI – che cita anche lo storico Alessandro Barbero e la serie Gomorra – dove, frase dopo frase intervallata dalla musica, il sorriso provocato da quello che si ascolta è parallelo al dolore che prova l’anima nel sentirsi dire certe verità che in tanti ci nascondono.

Dice Minutella: «Il punto è: “un cantautore italiano per la prima volta fa un video senza ricorrere ad anima viva”. E perché lo fa? Perché la canzone parla proprio di questo: del tramonto delle relazioni umane per come le abbiamo sempre conosciute».

E ancora Minutella sul videoclip: «Io ho scritto la storia fotogramma per fotogramma, poi l’ho descritta all’Intelligenza artificiale: i personaggi che volevo, i loro comportamenti e l’atmosfera. E lei ha creato dalle mie istruzioni testuali delle immagini. Prima statiche e poi in movimento».

La canzone è stata prodotta da Riccardo Piparo negli studi Indigo/Cantieri 51. Piparo e Minutella stanno lavorando anche a un secondo singolo.

Minutella presenterà il suo brano al pubblico giorno 11 dicembre alle 18 negli studi Rai di via Asiago a Roma.