L’arrivo della primavera ‘scombussola’ quasi quanto un viaggio oltreoceano: la bella stagione, infatti, porta con se’ insieme all’ora legale anche il ‘jet lag’, caratterizzato da irritabilita’, cattivo umore e senso di affaticamento. Il problema, riporta il sito In a Bottle, riguarda un italiano su quattro, soprattutto anziani e bambini. “Un’ora di sonno in meno – dicono gli esperti – modifica l’ orologio biologico e puo’ causare dei disturbi. Il ritorno all’ora legale porta con se’ alcune insidie, soprattutto per quelle persone abitudinarie o che sono piu’ legate ad orari fissi”. Secondo Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro Disturbi del Sonno del San Raffaele di Milano, “il nostro organismo deve abituarsi a seguire un nuovo ritmo sonno-veglia. E’ vero che ormai l’uomo non sempre segue i ritmi naturali del giorno e della notte con una precisa sincronizzazione, ma il nostro cervello puo’ avere problemi ad adattarsi allo spostamento delle lancette dell’orologio un’ora in avanti, specialmente durante i primi giorni di ora legale”. Si tratta comunque di un disturbo lieve, “con difficolta’ di adattamento soprattutto per i bambini e gli anziani, i quali sono piu’ legati a orari fissi per i pasti e per il sonno. Un soggetto adulto deve solo avere la pazienza di aspettare due o tre giorni per l’adattamento al nuovo orario”. Per prevenire il jet lag da ora legale, aggiunge In a Bottle, “a volte una persona per combattere l’irritabilita’ puo’ essere portato ad assumere ansiolitici o bevande alcooliche. E’ invece piu’ opportuno idratarsi”. L’acqua, conclude Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino, “e’ un elemento fondamentale per favorire la regolarita’ intestinale, e migliorando il processo digestivo evita di appesantire il riposo notturno”